Mamma Rosa
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Eurosia sentì sempre nel cuore il dovere di fare apostolato e lo fece in maniera egregia a partire dalla sua testimonianza di vita, vissuta alla luce del vangelo, dimostrando il suo amore per i sacramenti, con la preghiera fervorosa, dando il suo consiglio a chi glielo chiedeva ed aiutando concretamente chi si trovava in difficoltà. Quarta di nove figli, era quella a cui i fratelli si rivolgevano spesso, specialmente quando avvenivano discussioni o si creavano dissapori.
Aveva appena quindici anni quando si impegnò a fare la catechista. Fin da bambina, Rosa tendeva ad immergersi nella preghiera e nella meditazione. Parlava con Gesù che le rispondeva e la aiutava a comprendere certi aspetti che riguardavano la sua vita. Oltre a questo, la buona Rosina amava moltissimo leggere la Bibbia, in particolare il vangelo, e i libretti religiosi come “Massime eterne”, “Filotea” di san francesco di Sales e il Catechismo. Era sempre pronta a divulgare e a difendere i principi cristiani, ogni volta che se ne presentava l’occasione.
Quando accettò di sposarsi, visse il matrimonio come una missione: educare i figli e aiutarli a scoprire il piano di Dio sulla loro vita. La sua esistenza trascorse interamente fra le mura domestiche, esercitando le virtù cristiane così come le insegnava agli altri. Le sue condizioni economiche erano tutt’altro che buone ma Rosa seppe vivere la povertà come un dono di Dio. sappiamo che dormiva poco e che mortificava il suo corpo con le penitenze. La sua forza era tutta nella preghiera e lei coglieva sempre i momenti di silenzio per pregare.
Quando svolgeva le attività domestiche e quando si dedicava al cucito, approfittava per praticare un po’ di meditazione. Come le aveva raccomandato Gesù lei pregava sempre per la conversione dei peccatori; pregava e faceva pregare per loro. Malgrado la sua povertà, lei si ricordava sempre che c’erano quelli più poveri di lei e così, quando cucinava preparava qualche porzione in più per i poveri che andavano a bussare alla sua porta. Mamma Rosa era sempre pronta a cogliere qualsiasi occasione per fare del bene e la gente lo sapeva. Allo scoppio della guerra, molti padri di famiglia furono chiamati a combattere e con loro anche i giovani figli.
Molti di essi morirono e così tante mogli rimasero vedove tanti figli divennero orfani, senza che ci fosse nessuno che si occupasse di loro. L’amore per il prossimo spinse mamma Rosa ad occuparsi di loro, anche se questo le costò notevoli sacrifici personali, perché il Vangelo non fa calcoli. Alla sua morte però, Eurosia ha certamente trovato Cristo che l’ha accolta con queste parole: “Vieni, serva buona e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Signore”.
Don Manlio
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