Maggio – Mese dedicato alla Madonna – 27° giorno
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La medicina dell’anima
Dice l’Anima: Con tanti mezzi di santificazione e di salvezza mi accorgo purtroppo che sono debole e vuota. Alle prime occasioni del male miseramente vacillo e cado. Ricorro a Gesù Sacramentato? Ma se la mia caduta mi rende indegna di Lui, quel cibo di vita diventa per me condanna di morte!
Oh come è buono Gesù! Egli ha provvisto anche alla mia mortale infermità, e mi ha dato un rimedio efficace per mondarmi dalle mie iniquità: la santa Confessione. Nell’eucaristia Egli viene a me vivo e vero, sostanzialmente, e si fa mio cibo e mia bevanda; nella Confessione invece Egli si fa rappresentare da un uomo investito del suo potere, perché io non abbia ritegno di deporre ai piedi suoi il mio fardello obbrobrioso.
Mi inginocchio ai piedi di quell’uomo, ma è sempre Gesù che mi accoglie…, è Gesù che si fa novellamente mio Redentore, che appare a me in una veste mortale, che compatisce alle mie debolezze, che mi consiglia, mi conforta, mi aiuta, mi guarisce. Io non mi spavento di quella presenza sua, e se anche mi ripugnasse parlare ad un uomo mortale, Egli muta in espiazione la mia ripugnanza, e mi riempie di arcana consolazione.
O Gesù, non permettere che io renda vano un Sacramento così grande! Tante volte io sono andata a confessarmi quasi per abitudine, ho cercato forse di diminuire le mie colpe, ho trovato tante scuse per non umiliarmene! O Maria, madre di grazie e di misericordia, accompagnami tu ai piedi del Sacerdote e fa che io esca rinnovata da questo Sacramento di spirituale resurrezione.
Giaculatoria – O Gesù dammi la grazia di confessarmi bene.
Fioretto – Spingete alla confessione qualche anima che sapete in peccato mortale.
Vener. Don Dolindo Ruotolo
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