Maggio – Mese dedicato a Maria – 22° giorno
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Dice la Madonna: Temi tanto il giudizio umano, e tante volte tradisci Dio per non contradire una povera creatura; ma che cosa è un uomo, quale valore ha la sua parola di scherno, o le sue minacce? Tu cadi nel rispetto umano alle volte non solo per viltà, ma per interesse, e dissimuli o tradisci la tua fede per timore di averne un male dagli uomini. ..
Ma che cosa è l’uomo? È forse il padrone o l’arbitro del mondo? Hai così poca fede nella bontà e nella Provvidenza di Dio. da credere che Egli ti abbandoni, quando tu per suo amore metti in pericolo la tua situazione? Quante volte non cerchi di accattivarti la benevolenza umana, fingendo anche tu di essere senza fede, spregiudicata, libera! . . .
O stolta! tu in realtà non fai allora che affidarti agli uomini della terra, che sono fallaci, egoisti, traditori! E non hai vergogna di sottostare così vilmente agli uomini più degradati e più vili della terra? Che cosa è l’uomo nel suoi giudizi? Te lo dice la storia stessa dell’umana scienza: l’uomo disprezza oggi quel che ieri applaudiva; afferma e nega, si contradice, mentisce o brancola nelle tenebre del dubbio.
Chi sono quelli che gettano il discredito sulla tua fede? Sono quelli che non la conoscono; spiriti deboli e vili, che si chiamano per ironia spiriti forti; gente impura che non vede la verità perché il loro Dio è il ventre, perché ama il piacere e l’orgia delle passioni. E tu temerai il giudizio di questi poveri disgraziati? La sapienza di Dio al contrario, come astro fulgido, sorge sempre viva ed immortale in mezzo agli uomini, e tu devi temere solo il giudizio di Dio. Perciò non curare gli uomini; essi non possono farti alcun male, perché Dio solo è il padrone di tutto; temi Dio e confida in Lui con ferma fiducia. Compi tutto il tuo dovere.
Che se anche il compirlo dovesse costarti la morte, prima di te ci sono stati milioni di martiri gloriosi che ti danno l’esempio della più perfetta e cristiana abnegazione. Passa presto la figura di questo mondo, cadono le illusioni, cade la falsa potenza umana . . . beata te se puoi presentarti al cospetto di Dio rivestita della sua gloria, ammantata dalla sua giustizia e dalla sua carità!
Ma che cosa è l’uomo? È forse il padrone o l’arbitro del mondo? Hai così poca fede nella bontà e nella Provvidenza di Dio. da credere che Egli ti abbandoni, quando tu per suo amore metti in pericolo la tua situazione? Quante volte non cerchi di accattivarti la benevolenza umana, fingendo anche tu di essere senza fede, spregiudicata, libera! . . .
O stolta! tu in realtà non fai allora che affidarti agli uomini della terra, che sono fallaci, egoisti, traditori! E non hai vergogna di sottostare così vilmente agli uomini più degradati e più vili della terra? Che cosa è l’uomo nel suoi giudizi? Te lo dice la storia stessa dell’umana scienza: l’uomo disprezza oggi quel che ieri applaudiva; afferma e nega, si contradice, mentisce o brancola nelle tenebre del dubbio.
Chi sono quelli che gettano il discredito sulla tua fede? Sono quelli che non la conoscono; spiriti deboli e vili, che si chiamano per ironia spiriti forti; gente impura che non vede la verità perché il loro Dio è il ventre, perché ama il piacere e l’orgia delle passioni. E tu temerai il giudizio di questi poveri disgraziati? La sapienza di Dio al contrario, come astro fulgido, sorge sempre viva ed immortale in mezzo agli uomini, e tu devi temere solo il giudizio di Dio. Perciò non curare gli uomini; essi non possono farti alcun male, perché Dio solo è il padrone di tutto; temi Dio e confida in Lui con ferma fiducia. Compi tutto il tuo dovere.
Che se anche il compirlo dovesse costarti la morte, prima di te ci sono stati milioni di martiri gloriosi che ti danno l’esempio della più perfetta e cristiana abnegazione. Passa presto la figura di questo mondo, cadono le illusioni, cade la falsa potenza umana . . . beata te se puoi presentarti al cospetto di Dio rivestita della sua gloria, ammantata dalla sua giustizia e dalla sua carità!
Giaculatoria – O Gesù, fammi apprezzare la tua grandezza e fammi disprezzare il mondo.
Fioretto – Anziché temere del giudizio umano, cercate di ricondurre alla fede con molta carità quelli che la disprezzano.
Vener. Don Dolindo Ruotolo
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