Ma Io vi dico di non opporvi al malvagio
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Il Vangelo contiene una frase che ha fatto sbandare milioni di cristiani e ancora oggi sono tanti a non capire il significato di questa affermazione arrendevole e remissiva dinanzi a qualche sopruso. In effetti, le parole di Gesù sono chiare: “Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.
Poco prima afferma di non opporci al malvagio ma questa affermazione è più comprensibile.
Mentre l’accettazione di uno schiaffo oltre a porgere l’altra guancia manda in tilt i cristiani meno spirituali e considerano troppo sottomesso questo comportamento. È vero che Gesù ha detto di amare i nemici, ma di prendere pure legnate con gioia risulta un po’ difficile a molti.
L’interpretazione di questa affermazione di Gesù non è precisa da parte dei cristiani, la maggior parte non sa cosa dire e rimane sorpresa e sospesa nel giudizio. C’è chi è convinto che l’insegnamento bandisce la violenza, ma rimanere fermi dinanzi a uno che dà sberle e addirittura porgere anche l’altra guancia, è da autolesionisti.
Quindi, la spiegazione se non può essere questa, è ovviamente un’altra ma preciso subito che quando qualcuno dovesse darvi uno schiaffo, la reazione immediata è di bloccare le mani della persona violenta. Questo riguarda la sacralità della propria vita e si deve ricorrere alla difesa senza replicare all’aggressione di chi aggredisce.
Il Catechismo spiega la ragione della legittima difesa della propria vita.
«La legittima difesa delle persone e delle società non costituisce un’eccezione alla proibizione di uccidere l’innocente, uccisione in cui consiste l’omicidio volontario. “Dalla difesa personale possono seguire due effetti, il primo dei quali è la conservazione della propria vita; mentre l’altro è l’uccisione dell’attentatore”.
“Nulla impedisce che vi siano due effetti di uno stesso atto, dei quali uno sia intenzionale e l’altro preterintenzionale”.
L’amore verso se stessi resta un principio fondamentale della moralità. È quindi legittimo far rispettare il proprio diritto alla vita. Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale.
Se uno nel difendere la propria vita usa maggior violenza del necessario, il suo atto è illecito.
Se invece reagisce con moderazione, allora la difesa è lecita […]. E non è necessario per la salvezza dell’anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l’uccisione di altri: poiché un uomo è tenuto di più a provvedere alla propria vita che alla vita altrui.
La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri.
La difesa del bene comune esige che si ponga l’ingiusto aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori dell’autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità» (2263-2265).
Questo è l’insegnamento della Chiesa, quello ispirato dallo Spirito Santo e non le corbellerie che alcuni sostengono quando parlano nel Nome di Gesù Cristo. È evidente che la Chiesa non vuole la violenza ma l’uomo innocente ha il diritto della difesa del bene comune e della propria vita.
A questo punto come si deve impostare l’affermazione di Gesù? “Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.
Dinanzi al malvagio e a quanti utilizzano atteggiamenti superbi, ipocriti, diffamatori, il cristiano deve mostrare un volto diverso dal loro, deve porgere una guancia diversa dalla loro che è cattiva e violenta. Questo è il significato di porgere l’altra guancia, si tratta di mostrare un volto buono, mostrarci buoni, miti, umili verso chi è cattivo e malvagio.
Se usa la violenza bisogna difendersi bloccando le mani, senza replicare né ricambiando eventuali schiaffi o pugni.
Ecco come trionfa l’amore del cristiano dinanzi alla canagliata dei malvagi. Noi non usiamo mai violenza e cerchiamo sempre di sdrammatizzare, di riportare la pace nei cuori induriti dal male. Ma ci difendiamo quando la nostra vita o quella degli altri familiari è in pericolo.
Padre Giulio Scozzaro
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