L’ultima cena… vista con gli occhi di Maria
Questo articolo è stato già letto1195 volte!
A un certo punto avvertii il pericolo, capii che dovevo andare da lui: dovevo stargli vicino… a qualunque costo.
Lo trovai a Gerusalemme: l’avevano arrestato!
Mi dissero che le guardie l’avevano preso nell’orto degli ulivi, dove stava pregando.
Erano arrivate di notte … con le torce .. Giuda le aveva guidate in quel luogo e aveva indicato Gesù… con un bacio.
Che cosa terribile!
Con un gesto d’amore … aveva tradito l’amore!
Giuda era, è un mistero!
Quando mi raccontarono il tradimento con un bacio, sentii il bisogno di lavarmi le labbra perchè il bacio aveva perso ogni significato: mi sembrava profanato per sempre.
Dopo l’arresto Gesù passò la notte nella casa di Anna, suocero di Caifa. E poi nel palazzo di Caifa: notte di interrogatori, di insulti, di calunnie, di accuse ingiuste e infamanti.
Si era veramente scatenato l’impero delle tenebre (cfr. Lc 22,53)
Quella notte restai nella casa di Marco, dove Gesù poche ore prima aveva mangiato la cena pasquale insieme agli apostoli. Lì si sentiva ancora il profumo del pane azzimo, che Gesù aveva preso in mano dicendo: “Questo è il mio corpo, dato per voi” (Lc 22,19). E poi, stringendo una coppa di vino, aveva aggiunto: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi” (Lc 22,20).
Lì Gesù aveva lavato i piedi polverosi degli apostoli, lì aveva aperto il suo cuore consegnando un comandamento meraviglioso: “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 34-35)
Mentre meditavo ciò che era accaduto in quella stanza, sentii che qualcuno bussava alla porta affannosamente.
Corsero ad aprire: era Simone, al quale Gesù aveva dato il nome di “pietra”!
Sembrava sconvolto. Ci stringemmo attorno a lui e gli chiedemmo con ansia: “Quali notizie ci porti? Che cosa hanno fatto a Gesù?”.
Simone aveva gli occhi rossi e pieni di lacrime.
Disse: “Che cosa gli hanno fatto?”. Poi si fermò. “Che cosa gli ho fatto! L’ho tradito! Mi sono vergognato di lui, ho detto che non lo conoscevo, che non l’avevo mai visto. E lui mi ha chiamato “pietra”! Io sono come … Giuda!”.
E cominciò a singhiozzare, mentre guardava e aspettava da me un gesto, un segno che gli desse speranza.
Gli asciugai le lacrime (era ed è la mia missione!) e gli chiesi: “E Gesù? Ti ha visto? Ti ha sentito? Ti ha detto qualcosa?”.
Simone, prendendo fiato nel fiume travolgente dei singhiozzi, mi disse: “Mi ha guardato… Mi ha guardato con amore e nei suoi occhi ho visto l’amore di sempre, la bontà che mi aveva affascinato, la misericordia che a me sembrava eccessiva. E ora… io ne ho bisogno! Ho bisogno di misericordia!”.
Gli dissi: “Simone, Gesù ti ha già perdonato: Gesù è venuto per questo!”>>
PREGHIERA DEL PECCATORE
O Gesù, mi fermo pensoso
ai piedi della Croce:
anch’io l’ho costruita con i miei peccati!
La tua bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere, è un mistero
che mi supera
e mi commuove profondamente.
Signore, tu sei venuto nel mondo per me,
per cercarmi, per portarmi
l’abbraccio del Padre,
l’abbraccio che mi manca.
Tu sei il Volto della bontà
e della misericordia:
per questo vuoi salvarmi!
Dentro di me ci sono le tenebre:
vieni con la tua limpida luce.
Dentro di me c’è tanto egoismo:
vieni con la tua sconfinata carità.
Dentro di me ci sono rancore e malignità:
vieni con la tua mitezza e la tua umiltà.
Signore, il peccatore da salvare sono io:
il figliol prodigo che deve ritornare sono io!
Signore, concedimi il dono delle lacrime
per ritrovare la libertà e la vita,
la pace con Te e la gioia in Te.
Amen.
+ Angelo Comastri
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.