Lo Spirito Santo contemplato nell’anima di Maria SS.
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Quando la grazia dello Spirito Santo inonda le sue creature, questi doni diventano luce e forza soprannaturale che trascendono la vita presente e le naturali facoltà che la creatura possiede, elevandola fino a Dio. L’anima allora si affranca dalla materia, s’eleva in un volo stupendo ch’è tutto amore verso Dio, o direttamente a Lui, per la luce della conoscenza e dell’apprezzamento, o indirettamente per l’effusione della carità verso le altre creature, carità che diventa testimonianza di amore a Lui solo.
Ed ecco che negli uomini la sapienza non è più la semplice luce della ragione, ma è luce di fede illuminata che fa discernere e giudicare Dio e le cose divine, nei loro più alti principi, dandone soavità di gusto. L’intelletto non è semplicemente la forza dell’ingegno che intuisce le verità terrene, ma è penetrante intuizione delle ‘verità rivelate, che pur non sapendone svelare il mistero, sa intenderne la realtà. Il consiglio non è solo il discernimento che viene dalla prudenza umana, ma è l’intuizione soprannaturale che fa giudicare prontamente e sicuramente ciò che conviene fare nei casi difficili, sempre subordinatamente agl’interessi della divina gloria e dell’eterna salvezza. La scienza non è la sterile conoscenza delle leggi create o delle creature, ma è la loro conoscenza nelle relazioni con Dio.
La fortezza non è solo la potenza delle proprie facoltà fisiche o morali, ma è impulso ed energia soprannaturale che rendono l’anima capace di operare intrepidamente grandi cose per la divina gloria e per il bene del Prossimo, soffrendo lietamente nelle difficoltà, e superando ogni ostacolo con la calma energia della volontà affidata tutta a Dio. La pietà non è una semplice delicatezza del cuore, ma un affetto filiale a Dio, una soave bontà verso le creature quali immagini di Dio, ed una tenera devozione alle persone od alle cose sacre, che fa compire con premura i doveri religiosi. Il timore di Dio, infine, non è solo un vago senso di generosità o di onestà, ma è il rispetto filiale a Dio, rispetto che ci allontana dal peccato perché dispiace al Signore, e ci fa sperare nel potente suo aiuto.
Con questi mirabili doni, l’uomo è trasformato, è elevato, è nobilitato, e produce nella sua vita mortale non semplicemente opere naturali, ma frutti di carità, di gaudio interiore, di pace, di pazienza, di benignità, di bontà, di longanimità, di mansuetudine, di fedeltà, di modestia, di continenza e di castità, che lo rendono dolce, sereno, pacifico, tollerante, buono, compassionevole, condiscendente, equo, giusto, mansueto, fedele, modesto, puro e casto, ossia gli danno la vera civiltà, l’unica civiltà che sia veramente degna di questo nome.
Negli Angeli i sette doni dello Spirito Santo sono un meraviglioso accrescimento della loro spiritualità, di modo ch’essi rifulgono tutti di contemplante ed osannante amore verso Dio, secondo le particolari attribuzioni delle loro gerarchie, e secondo le speciali attività che ciascuno ha nella sua gerarchia.
L’effusione dei doni dello Spirito Santo, tanto negli uomini quanto negli Angeli, è uno spettacolo di vita che stupisce, eppure è appena un raggio dell’effusione ch’Egli compì in Maria. Basta considerare semplicemente questo per persuadersene: Maria è Madre vera di Dio; è Madre dell’Eterna Sapienza incarnata in Lei, la generò nell’umana carne, ed è la più vicina a Dio che la genera dal suo Intelletto infinito; è quindi a parte dell’eterno Consiglio, che la elesse ad una dignità così sublime. È Madre del Dio-Uomo, ossia della natura umana più perfetta anche come sapienza e scienza, e quindi possedette la stessa scienza, possedendo Gesù in quanto Dio e in quanto uomo.
È Madre della Vittima Divina, e come tale possedette la fortezza che vinse satana, possedette il Sacerdote Eterno che onorò degnamente Dio con la pietà più completa, e la Vittima salutare che lo adorò riparando, e restaurò con la sua immolazione l’onore dovuto a Lui ed il filiale timore della sua maestà. Più che avere semplicemente i sette doni dello Spirito Santo ne ebbe dunque in sé stessa le fonti arcane dalle quali scaturirono in Lei, in un’esuberanza che ha qualche cosa d’infinito: possedette l’Eterna Sapienza, generata dall’Eterno Intelletto e fu termine dell’Eterno Consiglio; fu Madre della Sapienza e quindi della scienza, della fortezza vincitrice di satana, della Vittima Divina, cioè dell’Eterno Sacerdote che fu infinito ossequio di pietà e di amoroso timore a Dio Uno e Trino.
Questa sterminata ricchezza le venne per lo Spirito Santo che la volle sua Sposa e la fecondò divinamente. A quali oltranze dunque può spingersi l’azione dello Spirito Santo, se giunge ad accendere queste fiamme arcane! La mente si smarrisce, ed intende solo di quante ricchezze può essere colmata la povera creatura umana quando si volge allo Spirito Santo, e quale stoltezza è per lei il vivere immemore di questo Divino Spirito!
Io ti contemplo, o Maria, in questa luce ineffabile di grandezza, e mi sento attratto allo Spirito Santo, perché veggo in Te gli splendori di quella luce vivificante. Il sole non mi appare più bello quando contemplo le cime dei monti indorati dalla sua luce? E Tu sei monte di santità rifulgente nell’Eterno Amore.
Il sole non mi sembra più soave quando inonda i campi fecondi, ondeggianti di messi, profumati di fiori e ricchi di frutti? E Tu sei campo fecondato dall’Eterno Amore, ricca di virtù e profumata di doni singolari di amore! Il sole non mi appare più fulgido quando inonda il mare sterminato e scintilla come fiamma, sulle sue onde? E Tu sei mare immenso di santità che rifulgi per lo Spirito Santo nei dolori della tua vita. Il sole non mi appare più affascinante quando si nasconde tra le placide ombre del bosco, e passa tra le foglie lussureggianti come un inno di pace?
E Tu sei tutta ombre di soave umiltà, attraverso le quali passa più attraente la luce dello Spirito Santo, facendomi sospirare il silenzioso amore che cerca Dio solo!
O Spirito Santo Dio, che formasti Maria, meraviglia dei Cieli e stupore della terra, forma l’anima mia alla vita dell’amore e fammi santo: Veni, Sancte Spiritus!
don DolindoRuotolo
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