L’IMPEGNO COSTANTE DELLE SUORE FIGLIE DI MARIA SANTISSIMA DELL’ORTO IN MARINA DI MINTURNO
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Arcidiocesi di Gaeta
Servizio Ufficio Stampa
Comunicato Stampa 861
10 novembre 2012
Le Suore “Figlie di Maria Santissima dell’Orto” di Marina di Minturno, perfettamente integrate nella società minturnese e nella comunità parrocchiale marinese propongono, ormai, costantemente iniziative che si rivolgono prevalentemente sia ai giovani che agli interi nuclei familiari.
Sabato 17 novembre alle ore 18.00 Celebrazione Eucaristica presieduta dal parroco don Francesco Guglietta nella Chiesa di San Biagio in Marina di Minturno “per dar grazie a Dio di questa nostra sorella che ha saputo vivere la santità nell’umiltà quotidiana”.
Nello stesso giorno in Argentina a Pergamino Buenos Aires alle ore 11.00 vi sarà la Beatificazione di Suor Maria Crescenza Perez, Suora Gianellina; il Delegato Papale che presiederà la cerimonia sarà Sua Eminenza il Cardinale Mons. Angelo Amato. È uno dei primi fiori di santità delle Suore Gianelline in terra Sudamericana……….
……Maria Angelica Pérez, terza degli otto figli di Agostino Pérez ed Emma Rodriguez, nacque a San Martin (Buenos Aires) il 17 agosto 1897, ma ben presto si trasferì con tutta la famiglia a Pergamino sempre in Argentina, dove trascorse l’adolescenza e la prima giovinezza in un clima di profonda religiosità.
Il padre era lavoratore nelle sterminate pampas argentine, ora come agricoltore, ora come mandriano, secondo le richieste; poi anche Angelina come i fratelli, prese a lavorare nei campi e contemporaneamente negli studi, conseguendo il diploma di maestra dei lavori domestici.
A 18 anni, essendo maturata la sua vocazione allo stato di religiosa consacrata a Dio, Maria Angelica Pérez, il 31 dicembre 1915 entrò nella Congregazione delle Figlie di Nostra Signora dell’Orto, nella città di Buenos Aires, suore che aveva conosciuto verso i 10 anni a Pergamino, indossandone l’abito il 2 settembre 1916 e prendendo il nome di suor Maria Crescenzia; dopo un esemplare noviziato, pronunciò i voti il 7 settembre 1919.
Le Suore Figlie di Nostra Signora dell’Orto dette poi Suore Gianelline, erano giunte per la prima volta in America Latina nel settembre1856 a Montevideo (Uruguay), espandendosi poi nel Continente Sudamericano; capeggiava il coraggioso drappello missionario suor Chiara Podestà, sorella della cofondatrice († 1869)
Nei primi anni della sua vita religiosa, suor Maria Crescenzia si dedicò ai bambini come maestra del cucito e insegnando il catechismo, prima nella Casa Provinciale, poi nel Collegio dell’Orto in Buenos Aires.
Successivamente si dedicò con zelo agli ammalati, specialmente ai tubercolotici ricoverati nel Sanatorio Marittimo Solarium di Mar del Plata; nonostante chela TBC fosse una malattia che aveva colpito più persone della sua famiglia, il padre e due sorelle Luisa e Sofia, tutti morti in giovane età.
L’intensa assistenza durò tre anni, suor Crescenzia mise a repentaglio la sua vita e il suo fisico già predisposto a quel male, cominciò a declinare velocemente.
Il padre era lavoratore nelle sterminate pampas argentine, ora come agricoltore, ora come mandriano, secondo le richieste; poi anche Angelina come i fratelli, prese a lavorare nei campi e contemporaneamente negli studi, conseguendo il diploma di maestra dei lavori domestici.
A 18 anni, essendo maturata la sua vocazione allo stato di religiosa consacrata a Dio, Maria Angelica Pérez, il 31 dicembre 1915 entrò nella Congregazione delle Figlie di Nostra Signora dell’Orto, nella città di Buenos Aires, suore che aveva conosciuto verso i 10 anni a Pergamino, indossandone l’abito il 2 settembre 1916 e prendendo il nome di suor Maria Crescenzia; dopo un esemplare noviziato, pronunciò i voti il 7 settembre 1919.
Le Suore Figlie di Nostra Signora dell’Orto dette poi Suore Gianelline, erano giunte per la prima volta in America Latina nel settembre
Nei primi anni della sua vita religiosa, suor Maria Crescenzia si dedicò ai bambini come maestra del cucito e insegnando il catechismo, prima nella Casa Provinciale, poi nel Collegio dell’Orto in Buenos Aires.
Successivamente si dedicò con zelo agli ammalati, specialmente ai tubercolotici ricoverati nel Sanatorio Marittimo Solarium di Mar del Plata; nonostante che
L’intensa assistenza durò tre anni, suor Crescenzia mise a repentaglio la sua vita e il suo fisico già predisposto a quel male, cominciò a declinare velocemente.
La superiora la inviò a Vallenar in Cile, dove alcune suore della Congregazione prestavano servizio nel locale ospedale.
Qui trascorse l’ultimo periodo della sua breve vita, vivendo con gioia la vita comunitaria e dedicandosi totalmente al servizio degli infermi e crescendo incessantemente nell’amore di Dio; furono anni di sofferenza silenziosa, lavorava come poteva, sempre più affaticata, non si lamentava, aveva accortezza a non fare gesti, o atti affettuosi che potevano contagiare le consorelle.
Insegnava il canto ai bambini suonando il piccolo armonium della Cappella, ma con voce flebile e sempre più stanca, nella totale accettazione della volontà di Dio e nell’offerta della sua giovane esistenza, specie nei lunghi periodi di doloroso isolamento.
Minata dal male, suor Maria Crescenzia morì a soli 35 anni il 20 maggio 1932, tra il generale compianto della popolazione di Vallenar, che aveva preso ad identificarla come la “santina”; era tale la devozione per suor Maria Crescenzia Pérez, che i fedeli locali riuscirono a impedire per 34 anni la traslazione della salma, del resto era stata sepolta nel cimitero di Vallenar in modo non riconoscibile, in un sepolcro con undici casse sovrapposte di poveri deceduti.
Quando nel 1966 la tomba venne individuata, la cassa fu aperta e il suo corpo risultò incorrotto; fu traslata a Quillata nella nuova Cappella cimiteriale della Congregazione e poi dal 1983 riposa nella Cappella del Collegio dell’Orto a Pergamino.
La Santa Sede diede il nulla osta il 5 dicembre 1989 per l’avvio del processo di beatificazione di suor Maria Angelica Pérez; dopo i vari gradi dell’istruttoria, sia in fase diocesana che pressola Congregazione Vaticana , il 22 giugno 2004, è stato emesso il decreto sull’eroicità delle virtù e proclamata venerabile.
Qui trascorse l’ultimo periodo della sua breve vita, vivendo con gioia la vita comunitaria e dedicandosi totalmente al servizio degli infermi e crescendo incessantemente nell’amore di Dio; furono anni di sofferenza silenziosa, lavorava come poteva, sempre più affaticata, non si lamentava, aveva accortezza a non fare gesti, o atti affettuosi che potevano contagiare le consorelle.
Insegnava il canto ai bambini suonando il piccolo armonium della Cappella, ma con voce flebile e sempre più stanca, nella totale accettazione della volontà di Dio e nell’offerta della sua giovane esistenza, specie nei lunghi periodi di doloroso isolamento.
Minata dal male, suor Maria Crescenzia morì a soli 35 anni il 20 maggio 1932, tra il generale compianto della popolazione di Vallenar, che aveva preso ad identificarla come la “santina”; era tale la devozione per suor Maria Crescenzia Pérez, che i fedeli locali riuscirono a impedire per 34 anni la traslazione della salma, del resto era stata sepolta nel cimitero di Vallenar in modo non riconoscibile, in un sepolcro con undici casse sovrapposte di poveri deceduti.
Quando nel 1966 la tomba venne individuata, la cassa fu aperta e il suo corpo risultò incorrotto; fu traslata a Quillata nella nuova Cappella cimiteriale della Congregazione e poi dal 1983 riposa nella Cappella del Collegio dell’Orto a Pergamino.
La Santa Sede diede il nulla osta il 5 dicembre 1989 per l’avvio del processo di beatificazione di suor Maria Angelica Pérez; dopo i vari gradi dell’istruttoria, sia in fase diocesana che presso
Domenica 25 novembre le Suore dell’Orto sempre presso il loro istituto propongono un “Film per la Vita ”, chiedendo un contributo ai partecipanti di un solo euro.
Alle ore 16.00 Ciak si gira, manifestazione con la proiezione di “Up”, film d’animazionedel 2009 scritto e diretto da Pete Docter e Bob Peterson, decimo lungometraggiorealizzato dai Pixar Animation Studios in coproduzione con la Walt Disney Pictures. Questo film ha aperto il 62º Festival di Cannes il 13 maggio 2009 ed è stato il secondo film di animazione della storia a essere nominato agli Oscar come miglior film dopo La bella e la bestia nel 1992, ottenendo cinque nomination in totale.
È il primo film della Pixar a essere realizzato anche per la proiezione in formato digitale tridimensionale Disney Digital 3-D, e la colonna sonora è stata composta da Michael Giacchino, già compositore dei film Pixar Gli Incredibili e Ratatouille.
Il film ha vinto due Premi Oscar nel 2010: miglior film d’animazione e migliore colonna sonora.
Il programma prevede alle ore 17.30 Ciak si riflette… pensiamoci su, alla ore 18.00 Ciak si gioca… divertiamoci e alle ore 18.30 Ciak si ritorna a casa… alla prossima volta.
Capo Ufficio Stampa
Marcello Caliman – diacono
Telefonia mobile 349.4442512
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