Lettere alle donne sposate
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Nel posto assegnato
Continuate a vincervi bene in quelle piccole contraddizioni giornaliere che vi urtano, e indirizzate a questo il meglio dei vostri desideri. Sappiate che, per ora Dio non vuole da voi altro che questo; e quindi, non perdete il tempo a voler fare altro. Non seminate i vostri desideri nel giardino d’un altro, ma badate solo a coltivare il vostro. Non desiderate di non essere quello che siete, ma desiderate di essere nel migliore dei modi quello che siete. Indirizzate i vostri pensieri a perfezionarvi in questo e a portare le croci, grandi o piccole, che troverete nel posto che vi è stato assegnato.
E credetemi, questo è il grande segreto e il segreto meno compreso della vita spirituale. Ognuno ama quello che è di suo gusto, e pochi amano quello che è conforme al loro dovere e al gusto di nostro Signore. A che giova costruire castelli in Spagna, se dobbiamo vivere in Francia? Questa è una mia vecchia lezione, e voi la comprendete bene; ditemi anche, mia cara figlia, se la praticate bene 10. Alla moglie del Presidente Brulart: Annecy, giugno 1607
Una vita indaffarata
La molteplicità delle occupazioni è un martirio continuo, poiché come le mosche, per coloro che viaggiano in estate, sono più fastidiose del viaggio stesso, così la diversità e la molteplicità delle attività fanno soffrire più della stessa esecuzione dei lavori. Vi occorre pazienza. Il Signore ve la darà, ne sono sicuro, se voi continuerete a chiedergliela e con fedeltà vi sforzerete di praticarla… Perché il vostro lavoro riesca, non fate affidamento sulla vostra personale abilità, ma sull’aiuto di Dio. Confidate con sicurezza nella sua Provvidenza, credendo che Egli disporrà ogni cosa per il meglio, purché da parte vostra usiate una dolce diligenza. Dico dolce diligenza, perché le applicazioni violente stancano il cuore nelle occupazioni e non sono diligenze ma impazienze e turbamenti.
Presto vivremo nell’eternità e saremo consapevoli di quanto siano insignificanti le nostre occupa- zioni terrene e di quanto poco importi se alcune siano fatte o no. Eppure facciamo tanto chiasso intorno ad esse come se fossero di fondamentale importanza. Con quanta cura raccoglievamo pezzi di piastrelle rotte, pozzetti di legno e mandate di argilla quando eravamo bambini, per costruire casette e fare piccole barche. E se qualcuno ce le distruggeva, come eravamo sconvolti e pronti alle lacrime. Ebbene, il giorno in cui varcheremo la soglia del Ciclo, comprenderemo quanto tutto ciò sia insignificante e quanto poco importi: vedremo quanto infantile è il nostro attaccamento alle cose di questo mondo.
ìNon intendo condannare la cura delle nostre piccole futilità e bagatelle, perché Dio ce le ha date in questo mondo per nostro esercizio. Ma intendo condannare il modo febbrile del nostro interessamento per esse.
Indulgiamo pure nel nostro gioco infantile, poiché siamo come bambini; ma non lasciamocene assorbire completamente. Se le nostre casette vengono abbattute e i nostri progetti rovinati, non addoloriamocene troppo. Quando verrà quella sera in cui dovremo cercarci un alloggio, voglio dire quando verrà la morte, tutte le nostre casette non serviranno a nulla: è nella casa del Padre che troveremo rifugio… .Siate paziente con tutti, ma soprattutto con voi stessa. Non vi turbate, intendo dire, a causa delle vostre imperfezioni.
Sempre abbiate il coraggio di rialzarvi dopo le cadute. Sono molto lieto che iniziate da capo ogni giorno. Non c’è modo migliore per raggiungere la perfezione nella vita spirituale che cominciare sempre da capo, mai pensando di aver già fatto abbastanza. 12. Alla Signora de la Fléchère: Annecy, 19 maggio 1608
Pazienza con noi stessi
Voi non potete diventare padrona della vostra anima così presto ne averla saldamente sotto controllo fin dal primo momento. Contentatevi di riportare qualche vittoria di quando in quando, nel tentativo di dominare la vostra indocile natura. Noi dobbiamo aver pazienza con gli altri, ma, anzitutto, è necessario sopportare noi stessi e accettare di essere imperfetti. Vorremmo forse raggiungere lo stato di pace Ulteriore senza sperimentare le normali prove e difficoltà?
Fin dal mattino disponete il vostro spirito nella tranquillità, con l’animo in pace. Proseguite, tornandovi spesso durante il giorno in modo da avervi sempre nelle mani. Non lasciatevi turbare se vi capita di irritarvi: non rattristatevi, umiliandovi dinanzi a Dio con calma, e tentate di riconquistare la pace dell’anima. Dite al vostro cuore: Ho sbagliato. Starò più attenta ora e in futuro. Fate sempre così, non importa quante volte vi capiti di sbagliare.
Quando siete in pace dentro, non perdete occasione d’essere calma e dolce quanto più potete, per quanto piccole possano essere le opportunità che vi si presentano. Nostro Signore dice che a colui che è fedele nelle piccole cose saranno affidate grandi cose. Soprattutto, figlia mia, non perdetevi d’animo. Dio, ne sono sicuro, vi condurrà per mano. Se Egli talvolta permette che vacilliate, lo fa per mostrarvi che non siete in grado di stare in piedi da sola senza il suo sostegno e per farvi afferrare la sua mano più strettamente. 11. Alla Signora de la Fléchère: Annecy, 8 aprile 1608.
San Francesco di Sales
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