Lettera di Giovanni Paolo II agli Anziani
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Se certi ricordi e le attualità dolorose ci rattristano, non possiamo dimenticare che il nostro secolo ha visto levarsi all’orizzonte molteplici segnali positivi, che costituiscono altrettante risorse di speranza per il terzo millennio. E cresciuta così pur tra tante contraddizioni, specie sul versante del rispetto della vita di ogni essere umano la coscienza dei diritti umani universali, proclamati in solenni dichiarazioni che impegnano i popoli.
Si è venuto, altresì, sviluppando il senso del diritto dei popoli ad auto-governarsi nel quadro di rapporti nazionali e internazionali ispirati alla valorizzazione delle identità culturali e insieme al rispetto delle minoranze. Il crollo di sistemi totalitari, come quelli dell’Est europeo, ha fatto crescere la percezione universale del valore della democrazia e del libero mercato, pur lasciando l’enorme sfida di coniugare libertà e giustizia sociale.
E pure da considerare un grande dono di Dio che le religioni stiano tentando, con sempre maggior determinazione, un dialogo che le renda elemento fondamentale di pace e di unità per il mondo.
E che dire poi della crescita, nella coscienza comune, del riconoscimento della dignità della donna? C’è indubbiamente ancora molto cammino da percorrere, ma la linea è tracciata. Motivo di speranza è inoltre l’intensificarsi delle comunicazioni che, favorite dall’attuale tecnologia, permettono di superare i confini tradizionali, facendoci sentire cittadini del mondo.
Altro importante campo di maturazione è la nuova sensibilità ecologica, che merita di essere incoraggiata. Fattori di speranza sono anche i grandi progressi della medicina e delle scienze applicate al benessere dell’uomo.
Tanti sono dunque i motivi per i quali dobbiamo ringraziare Dio. Questo scorcio di secolo si presenta, nonostante tutto, con grandi potenzialità di pace e di progresso. Dalle stesse prove attraverso cui è passata la nostra generazione emerge una luce capace di illuminare gli anni della nostra vecchiaia. Risulta così confermato un principio che è caro alla fede cristiana: ” Le tribolazioni non solo non distruggono la speranza, ma ne sono il fondamento “.
E suggestivo allora che, mentre il secolo ed il millennio si avviano al tramonto e si intravvede già l’alba d’una nuova stagione per l’umanità, noi ci fermiamo a meditare sulla realtà del tempo che scorre via veloce, non per rassegnarci ad un destino inesorabile, ma per valorizzare appieno gli anni che ci restano da vivere.
Giovanni Paolo II
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