Lettera di Comunione Missionaria
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Prepariamoci con tutto il cuore
Voglio ricordarvi sempre che occupate un posto speciale nel mio cuore, per questo siete presenti sempre nelle mie preghiere proprio per l’impegno missionario che avete insieme con me deciso di intraprendere con l’aiuto della grazia del Signore e il sostegno orante del Beato Giovanni Paolo II.
Avere il cuore rivolto alla missione vuol dire essere aperti in maniera piena al bisogno del fratello. Il missionario è colui che con umanità guarda al bene dell’altro e cerca con umiltà e semplicità di renderlo partecipe di quel bene che desidera e di cui è mancante. Per noi uomini di fede il bene più grande è Cristo! Donare al fratello il bene, allora, vuol dire innanzitutto donargli Cristo; solo se doniamo Cristo gli abbiamo dato realmente ciò che lo aiuta e lo salva. Per donare Gesù però, cari amici, è necessario che Lui sia in noi. Se non abbiamo Gesù nella nostra vita non possiamo donarlo agli altri. Stare con Gesù vuol dire concretamente avere il cuore pieno della Bellezza della sua presenza, nutrire il desiderio di vivere secondo la proposta di amore del suo vangelo. Solo con il desiderio di Lui, della sua Parola, ma anche del suo Corpo e del suo Sangue la nostra vita diventa un dono di Lui per coloro che ne hanno bisogno.
Cari amici, c’è bisogno di essere sempre di più portatori di Gesù nel mondo. Impegniamoci, come ci ha invitato Papa Francesco, ad uscire da noi stessi, dal nostro egoismo, dalle nostre certezze incamminandoci con fiducia verso le periferie dell’esistenza, dove troveremo tanti bisognosi e con loro ritroveremo anche la felicità. L’invito di andare nelle periferie mi fa pensare alla vita di san Francesco d’Assisi che, ad un certo momento della sua vita comprese cosa volesse il Signore dalla sua esistenza solo quando uscì fuori dal caos della città, dalla confusione della ricchezza e dalle distrazioni del divertimento mondano. Lì, nelle periferie del suo paese, incontra Madonna Povertà e con essa ritrova se stesso, la propria umanità e il proprio desiderio di felicità. Solo dopo che aveva ritrovato pienamente se stesso è riuscito ad abbracciare realmente il bisogno del fratello, donandogli non solo un aiuto materiale ma il suo amore, il suo abbraccio senza avere paura di nulla.
Allora, cari amici, se vogliamo realmente essere portatori di Cristo al mondo, siamo chiamati ad andare fuori, nelle periferie dove, ritrovando la nostra umanità e il nostro desiderio di felicità, riceveremo lo slancio per donare totalmente noi stessi, certo che in quella donazione totale incontriamo Gesù, così come San Francesco nella sua donazione totale al lebbroso incontrò e riconobbe il volto di Cristo.
Cari Amici, non abbiate paura di essere missionari ma coltivate sempre di più il desiderio di essere portatori di Cristo con la vostra vita, così come abbiamo imparato dal beato Giovanni Paolo II che ha ispirato la nostra Comunità Missionaria. Fra non molto sarà canonizzato e il riconoscimento ecclesiale della sua santità deve essere per ciascuno di noi uno stimolo a crescere nell’amicizia con Gesù, con il desiderio di amarlo e farlo amare sempre di più.
Prepariamoci con tutto il nostro cuore, giorno dopo giorno, a vivere questo momento di grazia della canonizzazione del nostro amato Papa Giovanni Paolo II. Prepariamoci a questo momento intensificando i nostri spazi di preghiera, personale e comunitaria, per poter esprimere la nostra gratitudine al Signore per un Testimone così eccezionale e per poter continuare a domandare che sempre di più il nome di Cristo sia accolto e amato nel mondo intero.
Imploriamo con la preghiera del santo Rosario la materna intercessione della Vergine, Lei che è stata il cuore della vita di Giovanni Paolo II accompagni sempre le nostre azioni facendoci sempre più testimoni della Bellezza di Cristo. Anche per questo, come propone il nostro Padre Buono, ci prepareremo alla canonizzazione del beato Giovanni Paolo II riflettendo, singolarmente e comunitariamente, sulla sua Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae.
Nell’assicurarvi la mia costante preghiera per ciascuno di voi, invitandovi a riprendere con gioioso impegno il cammino della nostra Comunità Missionaria vi benedico paternamente ad uno ad uno, incoraggiandovi ad essere semi di comunione missionaria per tutta l’umanità.
Cardinale Robert Sarah
Dal Vaticano, 8 settembre 2013, Natività di Maria Santissima
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