Lettera del card. Piacenza a tutte le madri dei sacerdoti e seminaristi
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D. – Quanto ha influito nella stesura della Lettera la figura di santa Monica che ha pregato incessantemente per la conversione e la vocazione del proprio figlio Agostino?
R. – Certamente sant’Agostino è il gigante del primo millennio cristiano e lo stesso altissimo Magistero del Santo Padre Benedetto XVI aiuta tutta la Chiesa a gustare, ancora una volta, l’indispensabile contributo che il Vescovo di Ippona ha offerto al pensiero cristiano e allo stesso sviluppo della civiltà umana. Santa Monica, sua madre – le cui spoglie sono custodite nella Chiesa romana di sant’Agostino, nei pressi di piazza Navona – è certamente riferimento irrinunciabile per tutte le madri dei sacerdoti perché è un po’ un’icona.
D. – Quanto è importante il ruolo della famiglia per la crescita vocazionale dei figli?
R. – Qualche volta può capitare, anche da una famiglia totalmente lontana dalla pratica cristiana, addirittura anche da qualsiasi fede, che possa venir fuori un figlio ministro di Dio, un figlio santo, etc., però certamente il ruolo della famiglia è irrinunciabile. Questo è un fatto, che Dio può tirare fuori i figli di Dio anche dalle pietre, quindi anche da una famiglia scardinata, può benissimo fare uscire fuori una vita consacrata meravigliosa. Nella normalità dei casi l ruolo della famiglia è un ruolo assolutamente imprescindibile.
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