Le lobby e la corruzione nel Vaticano
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Come era facilmente prevedibile, la notizia riguardante una presunta affermazione del Papa sulla presenza di prelati corrotti e lobby gay in Vaticano, si è diffusa rapidamente, occupando pagine di giornali e spazi televisivi e suscitando una ridda di commenti.
Non sui sa bene chi abbia divulgato la notizia, sta di fatto che qualcuno ha rivelato i contenuti di un’udienza privata che Papa Francesco ha concesso ai Religiosi della CLAR (Confederacion Latinoamericana y Caribena de Religiosos y Religiosas). In verità, non esiste alcuna registrazione – né video, né audio – di tale incontro ma solo una “sintesi” scritta sulla base di quanto ricordato da quei Religiosi che hanno partecipato all’incontro; sintesi che non era assolutamente destinata alla pubblicazione.
Nella suddetta “sintesi” si potevano leggere alcune presunte dichiarazioni di papa Bergoglio, come, ad esempio: “Si parla di una lobby gay, e in effetti, c’è”. Poi: “Nella curia c’è gente santa davvero ma anche una corrente di corruzione”.
Sempre secondo ciò che è stato scritto dai Religiosi del CLAR, il papa avrebbe manifestato due sue preoccupazioni. Una, sarebbe l’esistenza di una corrente pelagiana (il pelagianesimo è un’antica eresia) :”Il pelagianesimo dei pii. Essi non vogliono avere nessun perdono e in genere nessun vero dono di Dio. Essi vogliono essere in ordine: non perdono ma giusta ricompensa. Vorrebbero non speranza ma sicurezza. Con un duro rigorismo di esercizi religiosi, con preghiere e azioni, essi vogliono procurarsi un diritto alla beatitudine. Manca loro l’umiltà essenziale per ogni amore, l’umiltà di ricevere doni a di là del nostro agire e meritare”.
L’altro aspetto riguarda “una corrente gnostica. Questi panteismi… Entrambe sono correnti d’elite, ma questa è di un’elite più formata… Ho saputo di una superiore generale che incoraggiava le suore della sua congregazione a non pregare al mattino, ma immergersi spiritualmente nel cosmo… cose così… Mi preoccupano perché saltano l’incarnazione! E il Figlio di Dio si è fatto carne nostra, il Verbo si è fatto carne… Che succede con i poveri e i loro dolori, quella è la nostra carne… Il Vangelo non è la legge antica, ma nemmeno questo panteismo. Se si guardano le periferie, i senza tetto… i drogati! Il traffico di esseri umani… Questo è il Vangelo. I poveri sono il Vangelo”.
La Presidenza del CLAR, ha immediatamente il proprio rammarico per quanto pubblicato, “lamentando profondamente la pubblicazione del testo, non destinato alla stampa, sull’incontro avuto col papa lo scorso 6 giugno e esprime il suo dolore per la “confusione che ha potuto provocare”.
Interpellato in merito, il portavoce della Santa Sede, Padre Lombardi, si è espresso in questi termini: “L’incontro del Santo Padre con i membri della Presidenza della Clar era un incontro di carattere privato. Non ho quindi alcuna dichiarazione da fare sui contenuti della conversazione”.
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