LE COSE IMPORTANTI PER LA FAMIGLIA
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L’EUCARISTIA: Quando Gesù, spezzando il Pane lo distribuì ai suoi discepoli dicendo: “Questo è il Mio CORPO, offerto in sacrificio per voi”, esprime rivelando lo “Spezzare” , l’umile atteggiamento di un Grande che è cosciente del fatto che la Sua Vita non è solo per Sé ma è donata goccia per goccia ai piccoli ..che la possono ricevere con amore, ammirando L’amore, la generosità e onorandolo riconoscendo il grande sacrificio con la quale è stato donato.
Il Pane spezzato è un gesto di riconoscenza verso tutti membri della famiglia che ardentemente desiderano conoscere e ricevere non soltanto le cose materiali ma ricevere soprattutto la vita e la storia dei loro. Spezzare il pane è farsi partecipe della vita dei propri cari.
Gesù, rivolgendosi ai discepoli dopo la Sua risurrezione dice: ” Vi dò la mia Pace, non come la dà il mondo io lo do a voi. Non sia turbato il vostro cuore, abbiate fede in Dio, abbiate fede anche in me.” Questo è il senso dello spezzare, Essere donato perché tutti possano riceverne. Il ricevere un pezzo di pane è un invito alla speranza, la speranza di un futuro migliore e maturo che si realizza solo se si accetta positivamente il presente che è piccolo ma che come seme seminato in terra, è destinato a crescere e portare frutto.
Lo spezzare il pane diventa uno sguardo amoroso dei genitori che tendono a rassicurare i figli della loro presenza e della loro totale dedizione. E’ un’educazione alla condivisione e gratuità, è anche un modo di fare squadra nei momenti difficili, affinché nessuno perda l’animo o smarrisca la speranza, ma con la massima fiducia, vive aprendosi alla speranza di un mondo nuovo e felice per tutti.
Il Calice del Vino che Gesù donò ai suoi discepoli dicendo: “Questo è il Calice del mio SANGUE per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti, in remissione dei peccati….”
Mi ha colpito molto il “Versare per voi” e poi per “tutti”. Per voi, mostra il vero senso della predilezione. Come dice San Paolo siamo stati scelti perché siamo i suoi prediletti; coloro che Dio ha riservato per se stesso, li ha ammaestrati guidati, istruiti e mandati per portare frutti che rimangano per sempre. Dunque il versare per voi, mostra la via che i prediletti devono seguire e praticare per somigliare al Maestro che li ha scelti e costituiti “primizie” della umanità nuova redenta dal suo Sangue versato in remissione dei peccati.
Gesù dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli disse: “Voi mi chiamate Maestro, e dite bene perché lo Sono. Se io, vostro Maestro vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni e gli altri…” Il versare per voi, significa: riversare ciò che è stato versato per te, affinché gli altri possono anche essere saziati e rigenerati come lo sei tu.
Il riversare vuole essere un educazione all’universalità e missionarietà, missionarietà alla maniera di Cristo che ha spezzato e distribuito il suo corpo affinché tutti possono riceverne un pezzo. Riversare nella vita di un altro ciò che si è ricevuto educa all’amore che non pensa e non si ferma solo a se stesso, ma guarda e pensa anche al fratello che ha il diritto di essere saziato dell’amore.
Il versare per voi e per tutti, vuole essere un invito a vincere l’amor proprio che conduce all’egoismo da cui si arriva alla prevaricazione e sopraffazione. Il versare per voi e per tutti, vuole evidenziare che la predilezione è solo un canale privilegiato per l’amore di potersi aprire e donare agli altri. Con questo insegnamento, Gesù vuole invitare la famiglia a non chiudersi sopprimendo la predilezione propria, ma a far sì che la sua costituzione e realizzazione permetta che i diversi possono vivere e convivere insieme nella pace e nell’unità.
Gesù versando il suo Sangue, prima ai suoi e poi all’umanità intera, vuole essere non soltanto una bevanda che disseta, ma sopratutto vuole essere una bevanda che scorrendo dentro di noi, ci purifica dai mali che colpiscono e feriscono i nostri sentimenti rendendoli di nuovo sani. Questo purificare con il Sangue di Gesù, vuole essere la realizzazione della nuova ed eterna alleanza che il Padre compie ,donando il figlio come sacrificio di espiazione dei peccati contro Dio, commessi da noi e dal il mondo.
Il sangue lavando le ferite, offre il perdono e la riconciliazione di Dio, affinché l’uomo vedendo un amore cosi grande offertogli da Dio, impara ad amare per non peccare e ferire più Dio e l’uomo.
Dunque, l’eucaristia diventa sacramento che fa sì che l’uomo che condivide tutto con i suoi fratelli, diventa l’uomo redento dalla morte e rinnovato alla nuova vita donata da Gesù, per vivere una vita dove a nessuno è negato il necessario, dove nessuno è nel bisogno perché tutto ciò che è messo a tavola, automaticamente diventa di tutti.
L’Eucaristia, che ci fa vedere la provvidenza di Dio, diventa un grande segno del vero amore. Il vero amore dove il marito ama la moglie e collabora affinché la vita vissuta e condivisa, possa scorrere pienamente felicemente dentro di lei e viceversa. L’imperfezione viene meno dove c’è l’eucaristia, perché essendo l’amore che si spezza per essere ricevuto da tutti, diventa la vita che scorre dentro la vita dell’uomo che crede, che spera e che ama. Chi ama è generato da Dio, Chi è generato da Dio, nel momento del bisogno, non si agita da disperato che pensa di non avere nessun Dio se non se stesso, ma sa che Dio trae anche cose buone dalle storie non buone e non piacevoli.
Don Gaetano
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