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LE CINQUE GUARIGIONI DELLA SANTA MESSA

6 Marzo 2013 | Filed under: Catechesi
     

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Avete presente quel famoso episodio in cui gli uomini calano dal tetto della casa il paralitico e lo portano da Gesù sperando che questo Gesù, famoso per aver guarito tante persone i giorni precedenti, immediatamente gli dica: “Ecco, che atto di fede che hai fatto! Alzati in piedi: Io ti guarisco!” ? 

Ma Gesù invece gli dice: “Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati“. E basta. E si mette lì in silenzio e non dice altro. Prima di vedere la faccia un po’ delusa del malato e anche di quelli che hanno scoperchiato il tetto.

Mi sono sempre chiesto: ma il padrone di casa, che gli hanno scoperchiato il tetto, ma non dice nulla? Io mi sarei fatto largo in mezzo alla folla e magari con il randello, col bastone … Niente. Gli lasciano il tetto tutto aperto, bah!

Comunque è successo. Glielo portano lì davanti, glielo calano dall’alto: un’operazione complicata! Immaginate se sbagliano con le corde e il malato casca in testa a Nostro Signore o agli Apostoli!

Comunque, di fatto, questo malato arriva lì. Gesù lo guarda e gli dice: “Ti sono rimessi i peccati”.Ecco la funzione di Cristo.

Il Battista l’aveva detto, poco tempo prima: “Ecco l’Agnello di Dio! Ecco Colui che toglie i peccati del mondo”. Questo è venuto a fare Dio nella terra, Dio nel mondo!!!!  Chi può rimettere i peccati se non Dio!!!???

E’ proprio l’obiezione che gli fanno i farisei quando vedono che Gesù dice che siano rimessi i peccati …e Gesù stesso dice: “Allora adesso faccio un segno che non è opera, è la potenza divina, la potenza di dire: ‘Alzati, va’, cammina, torna a casa’ “.

Ma la vera funzione del Signore, il vero compito, la vera missione è molto più profonda: ce ne renderemo conto solo nell’altra vita.

Cosa vuol dire che Gesù mi cancella i peccati !? Me li cancella con la gomma! E la gomma non è quella che si compra dal cartolaio: è il suo sangue prezioso!! 

Capite perchè il primo atto della Messa è una guarigione dell’anima.  Perchè io, quando arrivo lì…. mi ci vuole un po’ di tempo …..Infatti qui bisognerebbe che il sacerdote desse un po’ più di tempo ….. Quando arrivo a quell’atto, che cosa faccio? Metto la mia anima malata davanti al Signore e, nel silenzio, dico: “Signore, prima di qualsiasi altra cosa, adesso io sono quel paralitico.

Sono arrivato in chiesa, mi hanno calato dal tetto con tutto il mio lettuccio, quindi sono tutto storpio ma non nel corpo, magari ! Nella mia anima! Voglio, desidero e Ti chiedo … mi metto davanti a Te con umiltà perchè Tu mi guardi e mi dica: “Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati”. Ecco perchè questo atto penitenziale, all’inizio della Messa, esige o esigerebbe un po’ di tempo.

Chi di voi è anziano, in questo momento si ricorderà la S. Messa che veniva celebrata in latino, prima del Concilio, la cosiddetta S. Messa di Pio V. Questa parte penitenziale era molto più lunga. C’era l’aspersione dell’acqua.  Tutte le volte il sacerdote faceva il giro della Chiesa aspergendo con l’acqua. All’inizio, appena entrato, diceva: “Aspergimi con issopo, Signore, e sarò mondato. Lavami e sarò più bianco della neve”.

Allora il sacerdote si faceva tutta la chiesa dando l’acqua benedetta a tutti E poi tornava all’Altare, pensate com’era più lungo il rito! Ai piedi dell’Altare diceva altre preghiere: “Manifestaci, Signore, la Tua Misericordia, etc.”.  Poi, dopo, cosa faceva? Il “Confiteor”, per esempio, lo diceva due volte! Una volta per sè e poi una volta per il popolo.  Poi saliva sull’Altare, e quando saliva sull’Altare diceva altre preghiere, pronunciandole sottovoce: “Togli a noi, Signore, le nostre iniquità affinchè con anima pura possiamo entrare nel Santo dei Santi”.

Poi baciava l’Altare in segno dell’amore con cui il sacerdote bacia le sacre reliquie dell’Altare e poi finalmente di nuovo il “Kyrie”: “Kyrie Eleison, Christe Eleison”. Lo diceva 9 volte “Kyrie Eleison, Christe Eleison”! Ed era la parte iniziale della Messa che forse faceva entrare un pochino meglio in questa prima guarigione che, ripeto, è la liberazione dell’anima. (Continua)

Padre Serafino Tognetti

     

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