Le blasfemie di castellucci
Questo articolo è stato già letto1064 volte!
Negli scorsi mesi sono stati rappresentati in Francia alcuni spettacoli blasfemi – Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio e Gogota pic-nic – che hanno destato l’indignazione e la protesta del mondo cattolico. Questi spettacoli stanno arrivando anche in Italia (Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio sarà in scena al teatro Parenti dal 24 al 28 gennaio 2012) ed è quindi nostra intenzione cercare, nei limiti delle nostre possibilità, di creare un’opposizione forte e pacifica. Per comprendere i motivi della protesta, presentiamo – in breve – il contenuto di questo spettacolo.
Verso la fine della rappresentazione, l’uomo anziano va dietro l’immagine di Cristo e, mentre il Volto viene deformato, l’anziano copre l’immagine di un liquido nero, simbolo degli escrementi dell’anziano (tanto che in qualche passata rappresentazione – a questo punto – un odore nauseabondo ha invaso la sala). La conclusione della rappresentazione è di inequivocabile rifiuto di Cristo: «Tu non sei il mio Pastore».
Queste rappresentazioni teatrali hanno spinto diversi movimenti cattolici ad organizzare manifestazioni pacifiche davanti ai teatri dove andava in scena Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio. Quando lo spettacolo di Castellucci, per esempio, fu portato al Théatre de la Ville a Parigi, ogni rappresentazione fu ritardata o interrotta da azioni spontanee di giovani cattolici.
Infine, anche il mondo politico si è mosso: nel mese di dicembre 58 deputati dell’Assemblea nazionale francese hanno appoggiato l’iniziativa di Jacques Remiller (deputato dell’Unione per un Movimento Popolare) e firmato la sua dichiarazione contro le persecuzioni dei cristiani nel mondo e, in particolare, contro gli spettacoli blasfemi promossi, addirittura, dalle istituzioni pubbliche.
Un’offesa pubblica richiede una reazione proporzionata, cioè una pacifica protesta pubblica: Un’offesa pubblica a Dio è la maggiore offesa che si possa perpetrare poiché ha come oggetto la persona più eccellente e più degna di rispetto. Nessuno consentirebbe di vedere l’immagine del proprio padre o di una persona cara pubblicamente ricoperta da escrementi o diventare bersaglio di artefatti esplosivi. A maggior ragione, non si può tollerare che questo sia fatto alla persona più amata da milioni di fedeli molti dei quali sacrificano anche tutta la loro vita per amore di questa.
È possibile inviare la propria protesta ai seguenti indirizzi:
1- arcivescovo di Milano, Cardinal Angelo Scola
2- sindaco di Milano
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.