L’Assunzione di Maria Ss.ma al Cielo
Questo articolo è stato già letto964 volte!
Nel ricordo della tua Assunzione al Cielo, l’anima beata pellegrina si riempie di gaudio, o Maria, e partecipa con gli angeli alla gloria che ti ha elevata sopra tutte le creature, esultando in Dio. Erompe dal nostro cuore una parola di lode e, tratti dal tuo trionfo, ci consacriamo al Re divino con tutte le nostre attività, raggiungerti nella vita eterna. Ah, Signore, come siamo confusi d’esser peccatori, di non esser capaci di elevarci ad altezze così sublimi! Come siamo presi dal timore di perdere un tesoro così bello! Deh, perdona i delitti dei tuoi servi affinché, non potendo piacerti per le nostre azioni, siamo salvi per intercessione della Madre del Figlio tuo, Signor nostro. Venga in aiuto del popolo l’orazione di Lei, Madre di Dio poiché, nonostante sappiamo che per legge di natura Ella è uscita da questo mondo, sentiamo altresì che è Interceditrice per noi presso di te nella gloria celeste, e speriamo, per sua intercessione, di essere liberati da tutti i mali che ci minacciano.
Ave, o stella del mare, augusta Madre di Dio e sempre Vergine, felice porta del Cielo, Tu che accogliendo il saluto dell’arcangelo Gabriele fosti Madre del tuo Signore, fondaci nella pace, mutando in bene la triste eredità ricevuta da Eva. Spezza le catene ai rei, illumina i ciechi, fuga i nostri mali e impetraci ogni bene. Mostrati nostra Madre, e ascolti per te le nostre preghiere Chi, nato per noi, ha voluto esser tuo Figlio. Vergine singolare, fra tutte dolcissima, scioglici dalle colpe e rendici mansueti e casti. Fa’ che la nostra vita sia pura, e mostraci la sicura via del Cielo affinché, vedendo Gesù insieme con te, sempre gioiamo. Sia lode a Dio Padre, sia onore al Cristo, sommo Re, e allo Spirito Santo; a tutti e Tre sia un sol omaggio di benedizione e d’amore.
Fammi degno di lodarti, o vergine Santa, e dammi forza contro i tuoi nemici. Non c’è cosa che tanto diletti quanto il parlare di te, e non c’è cosa più ardua perché Tu sei immensamente più alta di qualunque creatura. Basta considerare il privilegio che nessuna ha avuto né prima né dopo di te: le gioie della maternità unite all’onore della verginità, per intendere che la tua grandezza è ineffabile.
Quale purità, sia pure l’angelica, oserà paragonarsi a quella della vergine, se la rese degna di diventare il Santuario dello Spirito Santo e la dimora del Figlio di Dio? E qual ammirabile e preziosa umiltà, congiunta con tanta purezza, con tale innocenza, con una coscienza esente da ogni ombra di macchia, anzi con pienezza di grazia? Da dove ti proviene tale umiltà, e sì grande umiltà, o beata?
Ecco, ti abbiamo accompagnata con tutti i voti possibili mentre salivi al Figlio tuo, e ti abbiamo seguita almeno da lontano, o Vergine benedetta. La tua bontà faccia conoscere al mondo la grazia che hai trovato presso Dio, ottenendo, con le tue preghiere, il perdono ai rei, la salute agli infermi, la forza alle anime deboli, la consolazione agli afflitti, il soccorso e la liberazione a quelli che sono in pericolo. In questo giorno di solennità e di allegrezza, Regina clemente, i tuoi servi che lodano e invocano il tuo nome dolcissimo, siano ripieni da Gesù Cristo dei suoi doni, affinché possano raggiungerti, un giorno, nella gloria.
O Maria, o Maria, ci attragga il Cielo, che è la nostra Patria, mentre ferve, intorno a noi, l’angustiante vita del mondo. A che cosa giovano le cose presenti se non a rendere più pesante il nostro cammino? Ci aggravano come catene, ci tormentano come spine, ci deludono perché vanità, ci macchiano di colpe e ci procurano la più grande infelicità. Traici a Dio solo, Madre nostra dolcissima, e fa’ che noi eleggiamo la parte migliore che scegliesti Tu, e che non ci sarà mai tolta in eterno. Staccaci dall’allettamento della vita, prima che la vita si stacchi da noi; liberaci da tutte le aspirazioni terrene prima che siamo costretti a lasciarle, rendici cittadini del Cielo, pur peregrinando in terra, e accoglici nelle tue braccia materne in vita e in morte, per riporci nelle braccia della divina misericordia e renderci partecipi dell’eterna gloria. Così sia.
don Dolindo Ruotolo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.