La vita di Sant’Annibale
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Dalle Memorie biografiche di Teodoro Tusino
Il 7 agosto 1910, San Pio X promulgava inaspettatamente il famoso decreto Quam singulari Christus amore, che rivoluzionava felicemente tutta la dottrina e la prassi allora corrente sull’età della prima comunione dei bambini, e fissava le condizioni necessarie per riceverla e per continuare il loro accesso anche quotidiano alla santa mensa…Il Padre nell’ Inno di quell’anno riporta in anticipo la sostanza del decreto, che non era stato pubblicato ancora; il che fa pensare con fondamento che quel titolo (Tenero e dolce Amante dei pargoletti) fu veramente ispirato….Questo decreto accendeva lo zelo del Padre, perché in tutte le nostre Case non si ritardasse la prima Comunione dei piccoli….
Un commovente episodio eucaristico si verificò qualche anno dopo a Taormina, e il Padre ne fece la pubblicazione sul periodico Dio e il Prossimo (maggio1913): “Nel nostro Orfanotrofio di Taormina avevamo una bambina sui cinque anni di nome Gaetanina. Ci era stata condotta qualche anno prima. Era di gracilissima complessione e per di più quasi mutina, e pareva che nulla comprendesse. Ma vedendo fare la S. Comunione alle sue compagne, se ne invogliava di farsela. La si istruì nelle principalissime parti della Dottrina Cristiana e cominciò un pochino a svegliarsi il suo piccolo ingegno, a sorridere e a parlare.
Quand’ ecco infermò e venne a morire. Stava aggravata da male e mesta, e non sorrideva più ad alcuno. Le si disse allora se volesse farsi la S. Comunione. Sorrise, e disse di si, e faceva delle mosse per comporsi a ricevere Gesù Sacramentato. Le fu dato per la prima volta il Pane degli Angeli, e la bambina se ne mostrò contenta e soddisfatta. Aggravandosi sempre più il male, le suore assistenti Suor Gabriella e Suor Camilla pensarono che prima di morire dovessero farla comunicare un’ altra volta.
Però non discernendo bene quando fosse il tempo opportuno, indugiavano. Quand’ ecco il giorno 27 Marzo ( di quest’ anno) verso le ore tre pomeridiane, ad un tratto si accorgono che la bambina boccheggia: è già sul punto di spirare. Un gran timore misto a rimorso s’ impossessa delle due Suore Assistenti. Avevano tanto indugiato a farle ricevere un’ altra Comunione, ed ora com’ era più possibile mentre Gaetanina stava per esalare lo spirito?
La chiamano in fretta quasi vogliono arrestarle la vita, ma la bambina e lì per lì per spirare, e non risponde Allora le due Suore con fede, e forse più con santa semplicità le gridano: ” Gaetanina, Gaetanina, non morire, per la santa obbedienza non morire, ma aspetta, che devi farti la Comunione, hai inteso?” Oh stupore! la bambina apre gli occhi, fa cenno col capo di aver compreso, si compone le braccine in croce sul petto, apre alquanto la bocca, sporge un pò la lingua, e sta in aspettativa del Sacramentato Dio! Di fretta Suor Gabriella e Suor Camilla mandano a chiamare il Sacerdote che abita non molto discosto dall’ Orfanotrofio, ma certo che ci volle un tempo a farlo chiamare, e quegli a venire, e mettersi in cotta e stola, a prendere il SS. Sacramento e recarsi al letto della bambina morente.
Le due Suore in quel frattempo invogliavano la bambina e di quanto in quanto le dicevano: ” Gaetanina, fa l’ obbedienza, non morire, aspetta la SS. Comunione. La bambina faceva col capo segno che avrebbe aspettato, rimanendo sempre allo stesso atteggiamento. Ecco arrivare il Sacerdote con la SS. Eucaristia. Pronunzia le sacre preci, presenta la sacra particola, Gaetanina sporge la lingua; ma il Sacerdote, temendo che la bambina non potesse inghiottire tutta intiera la sacra particola, gliene porge metà. Ciò alla bambina non piace e non ritira la lingua. Le Suore interpretano, e dicono sommessamente al Sacerdote: ” Padre le dà pure l’ altra metà”. Il Sacerdote eseguisce. E Gaetanina inghiotte.
Le si danno poche stille di acqua per facilitarle meglio la sunzione completa delle sacre Specie. Passano pochi secondi, e Gaetanina chiude gli occhi, fa un lieve movimento delle labbra, e spira! Il Sacerdote attonito cominciò a ripetere: che miracolo! che miracolo! Che miracolo! ripetevano le Suore tutte e le orfanelle che erano accorse al letto della fortunata bambina! Sono questi i miracoli di amore che oggi più che mai opera Gesù Sacramentato pei bambini che tanto gli sono cari! Oggi che ha ispirato il suo diletto Sommo Vicario, l’ angelico Pio X a chiamare con voce dolce e possente tutti i bambini del mondo alla Sacra Mensa degli Angeli!”
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