La tragedia dei cristiani iracheni
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la situazione delle minoranze cristiane in molte parti del mondo si sta facendo giorno per giorno più drammatica. La tragedia dei cristiani iracheni, oggetto di un vero e proprio genocidioda parte dei terroristi islamici dell’ISIS, non è che un esempio di questo scenario: in molti paesi dell’Africa, dell’Asia e del Medio Oriente, nell’indifferenza generale, i cristiani sono oggetto di persecuzioni, violenze e discriminazioni, sono talvolta costretti a lasciare le proprie case e obbligati con la forza ad abbandonare il proprio culto e la propria fede.
Il governo italiano, durante il semestre di presidenza dell’Unione Europea, si è formalmente impegnato a difendere e tutelare la libertà di culto fuori dai confini europei. Testualmente, dal programma del semestre di presidenza:
“Nel mantenere alta l’attenzione sulla violenza settaria e sulle discriminazioni, la Presidenza sosterrà le iniziative comunitarie in materia di libertà di religione o credo e la protezione delle minoranze religiose, anche in relazione all’impegno dell’Italia a favore della prevenzione dei genocidi e dei meccanismi di allarme rapido”.
Con questa petizione (http://www.citizengo.org/it/10075-un-aiuto-concreto-ai-cristiani-perseguitati), chiediamo al Consiglio Europeo, e più precisamente a Matteo Renzi (presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea), Federica Mogherini (Ministro degli Affari Esteri), Elman Brok (presidente della Commissione Esteri del parlamento Europeo) e Herman Van Rompuy (presidente del Consiglio Europeo), di elaborare politiche di asilo attente alla situazione critica delle minoranze religiose e dei cristiani perseguitati e di monitorare con più attenzione a questo tema nell’instaurazione delle politiche di vicinato dell’Unione Europea rispetto a Paesi terzi.
L’impegno del governo italiano nella messa in salvo di Meriam Yehya Ibrahim ha rappresentato un grande gesto umanitario in favore di una donna perseguitata e messa a morte per la propria fede cristiana. Promuovendo politiche concrete in direzione di un maggior rispetto della libertà religiosa, il governo italiano (durante il semestre di presidenza dell’Unione Europea) dimostrerebbe di proseguire lungo lo stesso percorso, con un’operazione magari meno appariscente dal punto di vista mediatico, ma certamente di sostanziale aiuto non a una, ma a milioni di cristiani perseguitati.
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