La spiritualità di P. Slavko è cresciuta sul Kricevac
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Conoscevo Padre Slavko fin da quando ero novizio. Già quando ero in noviziato, spesso conduceva noi novizi sul Križevac, monte sul quale quattro anni fa ha concluso la sua vita terrena. Sul Križevac, monte sul quale il suo cuore è stato formato attraverso le sofferenze della Croce e del Cuore di nostro Signore. Per questo egli ha potuto portare la croce di questa Parrocchia, di Medjugorje, dei pellegrini e di tutti coloro che incontrava ogni giorno. Ha portato la sua croce sotto la croce del Signore sul Križevac, sotto la croce del Signore che lo ha attirato a sé, come dice Gesù: “Quando sarò innalzato da terra attirerò tutti a Me”.
Non vogliamo esaltare fra Slavko, credo che neanche lui voglia questo, ma desidera che continuiamo il suo cammino e la sua via verso il Signore che lui stesso ha percorso e ha aperto i sentieri verso di Lui. Noi desideriamo che la sua vita sia per noi uno stimolo e un esempio di come si vive e ci si dona per Dio e per il prossimo, perché anche noi possiamo realizzare nella nostra vita le parole di Gesù: “Chi perde la sua vita per me, la salverà”, egli avrà la vita”. E possiamo dire che il nostro fra Slavko ha dato la sua vita perché i più bisognosi avessero la vita. Fratelli e sorelle, fra Slavko non si è ingannato, questa è la logica del Vangelo, la logica di vita di Dio che non è ne può essere comprensibile al mondo, che vuole proteggere e avere per sé.
Lui ha avuto il coraggio di essere diverso e per questo è grande. Ha avuto il coraggio di non adattarsi alle pretese dei grandi del mondo. Libero dal rispetto umano, non era prigioniero delle misure del mondo, che misura l’uomo col suo metro, per poter dare al mondo, ai più bisognosi ciò che lui stesso aveva ricevuto dalla Gospa e del suo Cuore con cui aveva un rapporto tenero, lui la chiamava semplicemente Maria».
fra Ljubo Kurtović
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