La situazione degli italiani
Questo articolo è stato già letto758 volte!
Gli ultimi dati dell’Istat sulla situazione degli italiani sono come una mannaia, facciamo fatica a voler credere quanto invece rispecchia la reale situazione degli italiani. La maggior parte delle famiglie italiane non arriva a fine mese ma nessun politico si strappa i cenci che porta addosso.
Cenci di lusso perché firmati, ma qualsiasi abito indossato non potrà mai nascondere ciò che sostiene quell’abito, un corpo è vero, un corpo che si muove per la vita presente e che ha perduto l’immagine e la somiglianza di Dio.
Leggiamo anche che il 38% degli italiani ha rinunciato alle cure mediche per mancanza di denaro, ed è una notizia molto triste, una ulteriore violenza agli italiani se consideriamo che i politici concedono 20 miliardi di euro alle banche e lasciano morire gli italiani nelle sofferenze più dolorose e umilianti.
Inoltre, 1 italiano su 4 si percepisce povero, e lo è davvero perché non arriva a metà mese.
Sempre l’Istat ci dice che molti italiani si fanno ancora aiutare dai genitori, nel senso che ritornano a casa di papà e mamma per chiedere aiuti economici e magari mangiare più spesso con loro. D’altronde, è elevato il numero di italiani che ha percezioni incerte sul futuro dell’Italia, e il 36% è sicuro che avverrà un peggioramento.
Da fonti insospettabili dell’ambiente bancario è venuta fuori la notizia che uscire adesso dall’euro è un affare, farebbe guadagnare subito all’Italia 8 miliardi di euro. Un sogno che resterà tale ma questo ci dice che di soli sogni non si può vivere.
Mentre politici italiani insospettabili e di cui presto si conosceranno i nomi, hanno messo al sicuro a Cipro, Panama e Lussemburgo molti soldi in nero, provenienti da non meglio precisati affari, l’Italia è abbandonata a se stessa.
Non voglio infierire su Gentiloni però è doveroso ricordare che lui nel 2012 quando governava il prodigioso Monti, disse che era indispensabile la perdita della sovranità da parte dell’Italia in favore dell’Europa. Ecco dove ci hanno rovesciato le teorie subdole dei gruppi di potere.
Paghiamo ancora dolorosamente le assurde e settarie manovre di questi politici che in fondo agiscono contro l’Italia!
Il discorso della sovranità che viene ripetuto periodicamente è lo stesso, e gli italiani soccombono, si sentono come se fossero avviati verso un patibolo inesistente ma lo stesso affilato e tranciante. Cosa hanno di meraviglioso gli italiani per non reagire? La bontà. Gli italiani riescono a sopportare grandi sofferenze ma fino a quanto sopporteranno?
Tutte le promesse ai terremotati sono risultate false, immaginarie e dal 24 agosto 2016 hanno ricevuto 20 casette in legno, estratti pure a sorte, facendo imbestialire i meno fortunati che rimangono ancora sotto le tende o nei camper al freddo e senza alcun conforto. Come non comprendere il loro grido di rabbia?
A cosa serve andare in visita dai terremotati se poi non compiono nulla di quanto promesso?
Quando l’1 settembre 2016 Vasco Errani fu nominato commissario straordinario del governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto, io scrissi che era un errore affidargli questo incarico e nei fatti vediamo che non è stato fatto praticamente nulla, senza considerare al contrario, la grande premura dei politici e dei politicanti locali che corrono come dannati e ricchi per trovare gli alberghi e i migliori confort per gli immigrati.
La reazione dei terremotati di alcuni giorni fa è comprensibile e con i pullman sono andati a Roma per protestare.
Fatto molto curioso ma che evidenzia il malessere dei terremotati e nessuno deve sorprendersi, perché vivere l’inverno nelle tende o in qualche camper non è per i deboli. Non meravigliamoci se si sono recati a Roma per protestare. Da un quotidiano leggiamo
«Che fine hanno fatto le casette promesse ai terremotati? Che fine hanno fatto i soldi raccolti per la ricostruzione che gli italiani hanno versato in tutti i modi (sms, telefono, conti correnti eccetera) in segno di solidarietà verso migliaia di persone duramente colpite dal terremoto di agosto e ottobre?
A chiederselo i terremotati che arrabbiati sono andati per protestare a Roma per gli enormi ritardi post sisma. Nessun aiuto concreto è arrivato dal 24 agosto, a parte le prime tende e qualche container. Poi il nulla.
Centinaia di persone si sono radunati a Montecitorio indossando la fascia tricolore per sostenere i propri sindaci e per rappresentare simbolicamente ognuno la propria comunità. Un sit-in di protesta è stato fatto in piazza Santi Apostoli da gruppo di persone del Centro Italia riuniti nel comitato spontaneo di cittadini apartitici “Quelli che il terremoto…”, nato in difesa delle popolazioni colpite.
Su alcuni striscioni era scritto: “Montanari sì, fessi no” e “Ad Amatrice la scossa, a Roma datevi una mossa”.
“Siamo qui per manifestare la nostra amarezza -dice Peppe Mariani, imprenditore marchigiano di Roccafluvione, tra gli organizzatori della manifestazione- per come è stata gestita tutta questa emergenza. Siamo molto arrabbiati e per tanti motivi.
Che fine hanno fatto i soldi versati per solidarietà dagli italiani? Dove sono le casette e i moduli abitativi che ci avevano promesso? Non possiamo più aspettare chiacchiere e parole, vogliamo finalmente i fatti”».
Il motivo dell’indifferenza e delle prese in giro, sia in queste drammatiche circostanze sia in tante situazioni che forse incontrate voi, è la mancanza del Regno di Dio in queste persone. Gesù spiega chiaramente il concetto della crescita del suo Regno anche senza la supervisione dei credenti.
Se adorano Gesù, frequentano i Sacramenti, praticano le virtù e pregano bene, il Regno di Dio aumenta e diventano persone nuove.
Gesù fa un paragone molto semplice, indicando il seme che un uomo getta nel terreno. “Dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura”.
Una spiegazione perfetta e chiarificatrice che ci permette di comprendere l’azione della Grazia di Dio in noi, quando però desideriamo vivere in Dio, compiendo la sua Volontà e disponendoci docilmente nel compiere quanto il Signore ci chiede nel Vangelo.
I credenti non si rendono conto dell’elevatezza spirituale che hanno raggiunto perché non vedono materialmente la Grazia di Dio, ma cresce in essi perché osservano la Parola di Dio. Questo è il punto che cambia tutto.
La Grazia di Dio aumenta in noi non perché la pretendiamo, ma ci arriva proporzionatamente alle buone opere che compiamo, agli aiuti che diamo agli altri, anche alla Chiesa e all’apostolato per far conoscere Gesù e la Madonna.
Il seme cresce indipendentemente dalla volontà dell’uomo che l’aveva seminato, il Regno di Dio in noi si sviluppa anche se non ci pensiamo ma osserviamo quanto Lui ci indica e che corrisponde a quanto di meglio è presente nel mondo e che può conoscere un uomo.
Padre Giulio Scozzaro
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.