La Signora di tutti i popoli – Parla il Vescovo diocesano
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Intervista
al Vescovo di Haarlem-Amsterdam
“La Signora di tutti i popoli”
Mons. Jozef Marianus Punt Vescovo della Diocesi olandese di Haarlem-Amsterdam, è stato intervistato sulle apparizioni della Signora di tutti i popoli ad Amsterdam. Il Vescovo ha parlato molto volentieri di quei fatti prodigiosi e ha detto: ” Dobbiamo fare un passo indietro di 65 anni, riportandoci al 25 marzo 1945. Quel giorno, al proprio domicilio di Amsterdam, una giovane donna, IdaPeerdeman, si intrattiene accanto alla stufa con le sue tre sorelle e il Padre domenicano Frehe, suo direttore spirituale, giunto per una visita. È tempo di guerra e un inverno di fame.
Stanno discutendo animatamente, quando d’improvviso accade qualcosa di strano. Ida è attratta da una luce straordinaria: tutto quanto la circonda sembra sparire. Da questa luce vede emergere una figura celestiale, una donna con un abito bianco, che comincia a parlarle: “Ripeti quelloche ti dico!“. Gli altri non vedono nulla, ma sentono quello che dice Ida. Padre Frehe ordina a una delle sorelle: „Presto, scrivi ciò che dice!“. Inizia così la prima delle 56 apparizioni avvenute nello spazio di 14 anni, che avranno risonanza in tutto il mondo col nome di “Messaggi della Signora di tutti i Popoli’.
Padre Frehe era cappellano nella mia parrocchia d’origine di Alkmaar. Da lui i miei genitori
appresero l’intera storia. P.Frehe, all’inizio, era scettico, ma si convinse sempre di più. Sbalordito, alla morte di Papa Pio XII, che era stata predetta ad Ida otto mesi prima, informa il vescovo e i sacerdoti del decanato. La sua lettera è tuttora conservata nell’archivio.
Inizialmente, anche il vescovo mons. Huibers nutre dei dubbi. Su consiglio di una Commissione d’inchiesta diocesana, che non è in grado di accertare l’origine soprannaturale, nel 1956 ne vieta la venerazione pubblica. Successivamente modifica la sua opinione, come risulta dal rapporto contenente testimonianze e lettere da lui trasmesso al suo successore e alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Questo però a quel tempo non modificava la posizione ecclesiale.”
In sostanza, qual è il contenuto dei messaggi?
“Essi iniziano con alcune predizioni di carattere sociale e politico, che proprio ora sono di notevole attualità. Parlano, ad esempio, di “mutamento climatico“ molto tempo prima che qualcuno vi pensasse o addirittura ne conoscesse il significato. L’essenza dei messaggi è però spirituale e mostra un piano celeste di salvezza. Dopo la proclamazione nel 1950 del dogma dell’Assunzione di Maria in Cielo, l’apparizione indica per la prima volta il suo nome: “Io sono la Signora, Maria, la Madre di tutti i Popoli.“ Dice d’essere inviata dal Padre e dal Figlio per ricondurre i popoli a Cristo e alla sua croce, per prepararli ad una nuova venuta dello Spirito Santo.
Parla di grandi pericoli che minacciano la Chiesa e il mondo intero, ma anche di una prossima
nuova epoca. Pone ripetutamente l’accento sulla necessità di maggiore „Verità, Giustizia e Amore“ fra gli uomini. Addita la coroncina del rosario e dà una nuova preghiera: “Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, manda ora il Tuo Spirito sulla terra…”. Promette che con il nuovo titolo di Signora di tutti i Popoli e la recita della sua preghiera potrà preservare il mondo da una grande catastrofe planetaria.
Nel 1973 si verifica una svolta inaspettata: Mons. Zwartkruis, (vescovo di Haarlem, n.d.r.) rende noto che Roma non intende trattare una sua domanda per l’autorizzazione della venerazione pubblica e mantiene il divieto emanato nel 1956. Ciò che allora nessuno poteva presumere era che ancora nel medesimo anno, il 13 ottobre 1973, la Signora si manifestasse nuovamente, questa volta però dall’altra parte del globo. Le suore dell’Adorazione Eucaristica del Convento di Akita, in Giappone, avevano fatto scolpire una statua in legno sul modello di un’immagine di Amsterdam, recitandone fedelmente ogni giorno la preghiera.
In seguito si verificarono eventi miracolosi. Esistono resoconti di guarigioni da sordità e cancro. Ad una delle religiose, Suor Sasagawa, Maria apparve quale ‘Signora di tutti i Popoli’ e un angelo recitò con essa la preghiera. Per ben 101 volte la statua pianse lacrime umane; cinque volte in presenza del vescovo. L’Università di Akita analizzò tutto scrupolosamente. Dopo dieci anni, nel 1984, il vescovo diocesano mons. Ito riconobbe l’origine soprannaturale degli eventi.
Più tardi, il suo successore affermò che si trattava di un’opinione personale, ma ciò non corrisponde. Con lettera dell’8 marzo 1989 al mio predecessore mons. Bomers, mons. Ito, poco prima della sua morte, conferma di aver ufficialmente riconosciuto, nella sua qualità di vescovo locale, l’origine soprannaturale degli eventi di Akita, che considera una conferma di Amsterdam.”
Quale è stata la reazione della Chiesa a tutto ciò?
“Come detto, nel 1973 Roma ha confermato il divieto della venerazione pubblica, pubblicandolo nel 1974. Negli anni ottanta inizia un cambiamento. Con lettera del 28 giugno 1984, la Congregazione propone a mons. Bomers di fare una separazione tra venerazione e apparizioni, dichiarandosi, nel qual caso, disposta a riconoscere il nuovo titolo di Maria, con revoca del divieto della venerazione pubblica.
Negli anni seguenti si svolge uno scambio di corrispondenza tra il vescovo locale e la Congregazione in merito alla possibilità e all’effettività di una simile distinzione. Nell’aprile del 1990 la Congregazione invita il vescovo di Haarlem a decidere se tale passo sia auspicabile. Mons. Bomers interpella allora la Conferenza episcopale dei Paesi Bassi, che nella sua seduta di febbraio 1992 consiglia di autorizzare la venerazione pubblica a condizione che ciò non sia considerato come un riconoscimento dei messaggi.
Dal successivo scambio di corrispondenza con la Congregazione, risulta che da quel momento in poi, anche attraverso Roma, Amsterdam e Akita vengono viste come una stessa devozione. Nel 1995 fui nominato vescovo ausiliare di Haarlem. In occasione della mia visita di presentazione a Roma, ebbi un colloquio anche col Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede. Il cardinale chiese la mia opinione sulla venerazione della “Signora di tutti i Popoli’.
Mi dichiarai fautore dell’autorizzazione alla venerazione pubblica, senza esprimere un giudizio riguardo l‘autenticità. Il Prefetto diede il suo consenso. Il 31 maggio 1996 mons. Bomers ed io abbiamo emesso un decreto che permette il culto pubblico di Maria con l’appellativo di “Signora di tutti i Popoli“, lasciando ad ognuno la libertà di formarsi un giudizio personale riguardo l’autenticità. Sei anni dopo, anche alla luce di Akita e degli sviluppi intervenuti dopo il 1974, nella mia responsabilità di vescovo locale ho attestato l’origine soprannaturale delle apparizioni nella loro essenza.”
Negli ultimi 15 anni la venerazione di Maria col titolo di “Signora di tutti i Popoli“ si è diffusa nel mondo intero ed è sostenuta da molti vescovi e cardinali. La preghiera connessa a questa devozione è stata tradotta in decine di lingue. Essa invoca Cristo di inviare lo Spirito Santo sulla terra, affinché tutti i popoli siano preservati dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra con intercessione della Signora di tutti i Popoli.
Nel 2005 la Congregazione ha chiesto una modifica di una frase della preghiera. I messaggi mostrano la serietà dei tempi e invitano alla conversione e alla preghiera. Chiedono che la Chiesa abbia a riconoscere ufficialmente Maria “nella sua vocazione materna e corredentrice“. Invitano la Chiesa e l’umanità a raccogliersi attorno a Maria, affinché, „in una nuova Pentecoste“, lo Spirito Santo possa rinnovare la faccia della terra.
Wim Peeters
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