La religiosità di Lucio Dalla
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Ancora si continua a discutere sulla religiosità di Lucio Dalla e mi dispiace molto leggere che i falsi moralisti e giornalisti senza alcuna morale, riversino accuse non provate sul cantautore. Non prendo le difese di Dalla perché suo ammiratore, non ho mai avuto tempo disponibile da dedicare ad altro che non fosse la vita spirituale. Ho sentito alcune sue canzoni soprattutto dopo la sua morte e certamente è innegabile la sua bravura.
Lucio Dalla nella sua vita avrà sicuramente peccato, non era un Angelo, ma le accuse che si fanno senza il supporto di prove manifestano in realtà la vendetta della comunità gay proprio contro Dalla. Non solamente i gay cercano di strumentalizzare la vicenda, anche qualche giornalista ha cercato di fare uno scoop ai danni di una persona non più vivente. Il degrado morale che ha espresso è quasi infinito…
Per questa ragione trovo corretto, direi doveroso da parte mia scrivere la verità su Lucio Dalla, indicandolo come cattolico praticante e uomo di preghiera. Dalla avrà commesso peccati e solo Dio sa quali, ma anche se avesse commesso peccati di omosessualità in passato (questo non viene provato da nessuno), non dimentichiamo la grande religiosità del cantante.
Se ha sbagliato in passato -come sbagliano tutti i peccatori-, da decenni era diventato un serio praticante. Un parroco ha detto che nel 1992 Lucio Dalla era presente alla Santa Messa domenicale delle 22 (ultima della domenica) e fu proprio lui a spegnere un inizio di incendio della tovaglia dell’altare, causato dalla caduta di una candela.
Già a quel tempo andava a Messa ogni domenica, mentre negli ultimi anni frequentava ogni giorno. E si confessava spesso.
È questa religiosità di Lucio dalla che fa rodere quelli che lo volevano innalzare a icona del mondo gay, e non sono solo i gay a tramare meschinamente. Altri giornalisti e persone della cultura tramano per distaccarlo dalla Chiesa, come ho scritto, cioè per continuare ad infangare la Chiesa. La loro è una lotta demenziale, è una fissazione incontrollata contro Gesù e la sua Chiesa.
Ho già scritto della grande carità di Dalla nell’aiutare ogni persona che si presentava da lui a chiedere denaro. A Bologna tutti lo ricordano come un uomo di una generosità immensa ed aiutava tutti senza gridarlo ai quattro venti.
La calunnia è una perfida compagna, è un’assassina della buona reputazione dei giusti, compie più danni di una spada affilata.
Leggiamo dal libro del Siracide i mali che causa la tremenda abitudine della calunnia, la parola che usa satana per seminare falsità.
“Maledici il calunniatore e l’uomo che è bugiardo, perché hanno rovinato molti che stavano in pace. Le dicerie di una terza persona hanno sconvolto molti …..”.
Padre Giulio Maria Scozzaro
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