La preghiera in stato di peccato
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Vi fu un uomo il quale da molto tempo offendeva gravemente il Signore, mentre tutti i giorni non tralasciava mai di salutare con qualche preghiera la Madre di Dio.
Perseverando egli in questa devozione, e continuando nella vita disordinata, una notte gli apparve la Madonna. Davanti a lei c’era un giovane, il quale portava in mano un piatto pieno di cibi delicatissimi.
Questi cibi erano coperti con un tovagliolo molto brutto, macchiato e puzzolente. La Madonna invitava quel tale a gustare di quelle vivande, ma questi nauseato le rispondeva: “O Madonna cara, quel tovagliolo è così schifoso, che lo stomaco non mi regge a mangiare”.
“E a me, soggiunse Maria SS. non possono piacere le tue devozioni, per i molti peccati che vai commettendo. Come questi cibi piacerebbero a te se non fossero coperti da questa tovaglia così brutta, così piacerebbero, e molto, a me le tue preghiere, se non vedessi le colpe delle quali è insozzata l’anima tua”.
Dette queste parole disparve, e quel poveretto, vinto da quel rimprovero materno, andò a confessarsi, mutò vita, e perseverò nel bene.
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