La preghiera è il cibo, il digiuno è un allenamento
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Gesù ha pregato e digiunato. Gesù ha accettato la croce e l’ha portata. Gesù ci ha lasciato un esempio e ci ha comandato di seguirlo. Molte persone non possono capire perché la croce, il sacrificio, la penitenza. Forse possono comprendere ed accogliere più facilmente la preghiera, ma accettano molto più difficilmente quelle altre cose.
Forse in questo ci può aiutare l’immagine di uno sportivo. Ogni sportivo che voglia ottenere grandi risultati deve allenarsi. Senza allenamento, senza sacrificio, non può ricevere la forza. Egli può anche mangiare il cibo migliore, ma se non si esercita non progredirà molto.
Così possiamo approssimativamente comprendere il senso della croce e del sacrificio nella nostra vita. Essi ci sono affinché, attraverso di loro, noi diveniamo più forti e più grandi.
La realtà non sta nel problema in sé. Il punto è: noi siamo sufficientemente forti? Un problema può abbattere una persona debole e impotente, mentre lo stesso problema può nuocere in nulla ad una persona potente e forte. Le persone che vogliono crescere spiritualmente accettano volentieri tutti i mezzi che li aiutano in questo. E uno di questi mezzi è anche la penitenza.
Tuttavia, in conclusione, non dobbiamo dimenticare che tutto ciò che abbiamo e riceviamo è una grazia. Tutto è un dono da parte di Dio e perciò dobbiamo restare piccoli ed umili di fronte a Dio. Solo così potremo sempre di nuovo ricevere la forza ed i doni per la vita.
Dio ci aiuti perché sia così. Amen.
fra Robert Crnogorac
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