La perfetta devozione fa imitare l’umiltà di Cristo
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E’ opportuno ricordare quanto già dissi riferendo gli esempi dati dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo, nello spirito di dipendenza da aversi con Maria.
Il Padre non ha dato e non dà il proprio Figlio che per mezzo di lei, non si fa figli che per mezzo di lei, e non comunica le proprie grazie che per mezzo di lei.Dio Figlio non è stato formato per tutti in generale che per mezzo di lei, non viene quotidianamente formato e generato che per mezzo di lei unita allo Spirito Santo, e non comunica i propri meriti e virtù che per mezzo di lei. Lo Spirito Santo non ha formato Gesù che per mezzo di lei, non forma i membri del suo corpo mistico che per mezzo di lei, e non distribuisce i propri doni e favori che per mezzo di lei.
Dopo tanti e decisivi esempi della santissima Trinità, a meno di essere completamente ciechi, potremo far a meno di Maria, non consacrarci a lei e non dipendere da lei per arrivare a Dio e per sacrificarci per Dio? Dio, costatando che siamo indegni di ricevere immediatamente dalla sua mano le grazie — dice San Bernardo — le passa a Maria perché per mezzo di lei possiamo ricevere quanto vuoi regalarci; e trova ancora la gloria nel riavere attraverso le mani della Madonna la riconoscenza, l’ ossequio e l’amore che gli dobbiamo per i suoi benefici.
E’ dunque giustissimo imitare tale condotta di Dio, perché, dice lo stesso san Bernardo, « la grazia deve ritornare al proprio autore per lo stesso canale per il quale ci è giunta ». E’ quanto fa la nostra devozione: si offre e si consacra tutto quanto si è e tutto quanto si possiede alla Madonna perché, per suo mezzo, il Cristo riceva la gloria e la gratitudine che gli si deve. Ci si confessa indegni ed incapaci d’accostarci alla infinita maestà da soli: e per questo si adopera l’intercessione della Madonna.
Inoltre c’è qui una pratica di grande umiltà che Dio ama sopra ogni altra virtù. Un’anima che si innalza, abbassa Dio: un’anima che si umilia, innalza Dio. Dio resiste ai superbi e dà la sua grazia agli umili: abbassandoti, professandoti indegno, perfino, di comparire davanti a lui e di avvicinarti a lui, lo fai discendere, abbassare fino a te, per compiacersi in te e per innalzarti anche se non lo vuoi; ma ben altrimenti, quando ci si accosta a Dio spavaldamente, senza mediatore: Dio si ritrae, non lo si può raggiungere.
Quanto Egli ama l’umiltà del cuore! Proprio a tale umiltà vincola questa pratica di devozione, perché insegna a non avvicinarsi mai da soli al Signore per quanto dolce e misericordioso sia, ma a servirsi sempre dell’intercessione della Madonna sia per comparire davanti a Dio, sia per parlargli, sia per avvicinarlo, sia per offrirgli qualche cosa, sia per unirsi e per consacrarsi a lui.
S. Luigi da Montfort
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