La Pentecoste
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Chi avrebbe conosciuto il Tuo volere,
se Tu non gli avessi dato la sapienza
e dall’alto non gli avessi inviato il Tuo Santo Spirito? Sap 9,17-18
Chi è tanto saggio da comprendere questo?
La giovinezza dell’uomo, opera dello Spirito. Una riflessione sulla festa di Pentecoste Nessuno vorrebbe invecchiare . Nessuno dà il benvenuto alle rughe sul viso, alle macchie sulle mani o alle smagliature della pelle. La scienza fa di tutto – con poco successo, bisogna dire – per cancellare i segni dell’inesorabile trascorrere del tempo sul corpo. Una volta , san Giovanni Paolo II disse che ognuno ha l’età del suo cuore! Fu una grande intuizione! La giovinezza è una prerogativa dell’anima più che del corpo. Ci sono vecchi giovani e giovani vecchi. La psicologia e la stessa esperienza insegnano che valgono di più la sete di vivere, il desiderio di apprendere e la volontà di amare che la chirurgia estetica. La Chiesa prega : Vieni Spirito Santo e rinnoverai la faccia della terra ” , in senso biblico, simboleggia l’uomo. Da essa fu estratto e modellato, secondo il racconto della Genesi ( cfr. Gen 2, 7) . All’origine dell’umanità, il soffio di Dio entrò in quella “terra” e l’uomo prese vita. Il “ fiato” di Dio è il suo Spirito, datore di vita, che in ogni concepimento interviene con un soffio diretto, senza alcuna intermediazione: infonde l’anima e crea una persona umana. Più tardi, con il conferimento, nel Battesimo, del dono della grazia – la vita soprannaturale – lo Spirito eleva l’uomo a un rango insospettabile e non smette mai di sussurrargli: “Sei figlio di Dio”. Lo stesso Spirito, Datore di vita è anche il Santificatore . Lui ricrea le anime tristi con la sua gioia, quelle smarrite con la sua vicinanza, quelle povere con i suoi doni, quelle prosciugate con la sua acqua viva, quelle agitate con la sua pace, quelle sofferenti con la sua consolazione, quelle scoraggiate con il suo incoraggiante alito. Crea l’“uomo nuovo”, il cui cuore non segue più le tendenze né le opere dell’“uomo v ecchio”, ma si configura sempre più secondo l’immagine del suo Creatore ( cfr. Col 3, 9- 10) . Solo così può verificarsi nella vita di un essere umano l’insieme di atteggiamenti e disposizioni che san Paolo chiama, appunto, “frutto dello spirito”: “Amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5, 22) . L o Spirito Santo rinnova il cuore umano perché sia “di carne”, non “di pietra”, come ha predetto il profeta Ezechiele: « Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di v oi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne» (Ez 36, 26) . Un cuore di carne è un cuore umile, compassionevole, empatico, misericordioso, pieno d’amore. Lo Spirito Santo realizza quest’opera. Lui, riversando su ciascuno la carità di Dio ( cfr. Rm 5, 5) , intenerisce i cuori duri, riscalda i cuori freddi e corregge i cuori sviati lo Spirito di Dio rinnova il cuore umano per renderlo libero e gioioso. Le passioni cattive, le tentazioni del mondo e le seduzioni del demonio sono minaccia di prigione per il cuore. Cedendovi, l’uomo si ammala di tristezza, perde le forze e, allora sì, invecchia. La Chiesa è molto realista quando invoca lo Spirito Santo con queste parole: « Senza il tuo soccorso, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa» ( Inno Veni Sancte Spiritus ) . L a libertà interiore intesa come disponibilità totale alla Volontà di Dio – e la gioia che l’accompagna – sono segni incontrovertibili della presenza dello Spirito in un’anima. Chi vive così, gioisce già in questa vita della « libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8, 21) . Sì, ognuno ha l’età del suo cuore non contano gi anni già vissuti. La giov inezza dell’uomo è opera dello Spirito. Il cuore può gioire della stessa freschezza della rosa appena uscita dalle mani divine. Deve solo implorare ogni giorno, con sincera apertura e docilità: « Vieni Santo Spirito e rinnoverai la faccia della terra! »
Padre padre Alejandro Ortega Trillo, L.C.
Regnumchristi.org
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