La pace vale più delle ragioni – II
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Non ci devono essere sempre battibecchi in famiglia! Pensate ai bambini: come possono pensare che la vita è bella, che la vita è preziosa se voi genitori litigate sempre dinanzi a loro. Non è giusto questo per i bambini: loro devono vedere che la vita è bella ! Chi fa vivere la pace in famiglia lascia nel cuore dei figli un’impronta di bene indelebile.
Per questo dico ai genitori che uno dei due deve imparare a fare silenzio per far vivere la pace, e la donna in questo ha una marcia in più di comprensione, di sensibilità, di sacrificio, di bene. Fare silenzio non è solo “stare zitta”. È un’altra cosa lo “stare zitta”: in fondo sei sicura che avevi ragione tu, e allora stai zitta e vai via arrabbiata. Invece il fare silenzio è seminare pace, èun bel sorriso del cuore.
Fai silenzio, lo lasci “sfogare” nelle parole e poi, al momento giusto, gli vai vicino, lo guardi negli occhi e gli dici : «Ti voglio un bene pazzo!» e basta, finisce tutto. Poi, dopo un giorno, tuo marito viene e dice: «Guarda, perdonami. Sono stato proprio uno stupido perché volevo avere a tutti i costi la ragione io, ma ho capito che hai ragione tu». Sarebbe così bella la vita! Ma perché ci interessa solo l’avere ragione?
Noi non siamo solo ragione: siamo anche cuore, sentimenti, affetti, amore. Se facciamo funzionare solo la testa, la ragione, siamo poveri e limitati. All’inizio è difficile fare silenzio, ma se impari a dominare l’istintività che ti fa subito rispondere, se, come diciamo noi, “conti fino a cinque prima di rispondere”, senti che subentra la comprensione, la maturità, l’amore. Dai tempo a Dio di passare, attendi, non reagire subito.
Altrimenti c’è la guerra, perché tutti e due volete avere ragione: che sciocchi! Gente che si èamata, che si è scelta per sempre, che bisticcia, che urla, che sbraita. Abbracciatevi un po’ di più invece di parlare tanto, perché è l’amore che cerchiamo, non le ragioni. “Tacere, ingoiare, soffrire… e sorridere!”è una via maestra per la serenità tra marito e moglie, per l’armonia tra genitori e figli, per la perseveranza e la fedeltà nel lavoro, per la pace nelle Comunità.
Se tu non sei capace di ingoiare e di tacere, sai quanti amici perderai, quanti lavori perderai, quanti affetti perderai? Vivere con uno che vuole sempre avere ragione, che ha sempre l’ultima parola, è una vita triste! Queste cose ve le dico perché le hanno dette a me i giovani. Ho conosciuto i problemi familiari e il dramma di tante coppie non dai libri, ma dal libro vivente che è la storia di ciascuno dei giovani, dalla sofferenza dei figli.
Voi desiderate la pace, la gioia, il perdono, la comunione, il dialogo tra voi e con i vostri figli. Dentro di voi avete un’ansia di comunione, di libertà, di amicizia, lo vi indico una strada perché ciò avvenga: mentre uno parla tu ascoltalo, non invaderlo, non aggredirlo, anche se ti dice qualcosa che tu sai già. Ascolta, taci, ingoia un momentino se ti dice qualche cosa che ti punge. Non rispondere! Se vogliamo fare le cose con la ragione, con la logica, con le discussioni, con la prepotenza, con l’orgoglio, con l’ambizione, con la paura di perdere, dureranno poco e poi soprattutto ci esauriamo, ci ammaliamo!
La gente non sa che invece l’equilibrio interiore, la serenità dell’animo, la salute mentale affondano le radici nella pace del cuore, della coscienza. Noi vi abbiamo condiviso un mezzo molto piccolo e molto semplice: quello di aspettare cinque minuti prima di fare il prepotente, prima di voler aver ragione, prima di accusare, prima di puntare il dito. Tu . taci, ingoia, prega, soffri un po’, aspetta un momento… e vedrai, la Pace vincerà! E poi allora sorridi!
Madre Elvira Petrozzi
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