La fugacità dell’uomo sulla terra
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Tutta la storia umana non è che una ricerca affannosa della verità ed una continua delusione in questa ricerca quando non fa capo a Dio, che solo può rivelargliela. L’uomo ha sul capo l’immensa distesa dei cieli, un mondo colossale del quale non vede i confini, un mondo silenzioso e solenne, impenetrabile, misterioso, che si muove con precisione mirabile, ma del quale non sa conoscere la ragione. Intorno a sé ha tutte le opere della creazione nella loro meravigliosa varietà, che gli parlano un linguaggio misterioso che egli non intende. Dovunque regna un ordine preciso che suppone una mente ordinatrice, una mano che guida tutto, una bontà che regola tutto, ma l’uomo non vede questa benefica mano. Che cosa può vedere questo piccolo atomo, quasi impercettibile in mezzo a tanti esseri, il cui cammino è tanto breve di fronte al cammino dei cieli? Come una favilla si sprigiona da una fornace, si ravviva nell’aria, si consuma e si estingue, così è fugace la vita dell’uomo sulla terra.
Eppure egli ha sete di conoscenza perché non è ordinato alla terra ma al Cielo, ha un fine altissimo che non può raggiungere in questa vita transitoria, e la conoscenza della verità che trascendendo la sua vita mortale è per lui il primo volo verso una vita più alta, la prima testimonianza della sua spiritualità e della sua immortalità. Dio che lo ha creato per Sé, e che lo chiama come erede e partecipe della gloria e della felicità eterna, gli va incontro e gli rivela il mistero di tutto quello che lo circonda, affinché possa lanciarsi sulle ali della fede verso le alte regioni alle quali aspira, verso di Lui, primo suo principio ed ultimo suo fine. Quale altra parola potrebbe appagare l’uomo? Quale altra spiegazione del creato potrebbe avere per lui la garanzia della verità che non fallisce? Come bimbo egli domanda ansiosamente al padre suo e non ad altri il perché del grande mistero che lo avvolge, e Dio risponde con una parola assolutamente vera e vivificante, che gli dona la certezza e la pace: In principio Dio creò il cielo e la terra.
don Dolindo Ruotolo
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