La devozione delle tre Ave Maria
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Prega devotamente ogni giorno così, mattina o sera (meglio sia la mattina che la sera)
Maria, Madre di Gesù e Madre mia, difendimi dal Maligno in vita e nell’ora della morte,
.per il Potere che ti ha concesso l’Eterno Padre.
Ave, Maria…
.per la Sapienza che ti ha concesso il Divin Figlio.
Ave, Maria.
.per l’Amore che ti ha concesso lo Spirito Santo.
Ave Maria…
Santa Matilde di Hackeborn, monaca benedettina morta nel 1298, pensando con timore al momento della sua morte, pregava la Madonna di assisterla in quel momento estremo. Consolantissima fu la risposta della Madre di Dio: “Sì, farò quello che tu mi domandi, figlia mia, però ti chiedo di recitare ogni giorno Tre Ave Maria:
la prima per ringraziare l’Eterno Padre per avermi resa onnipotente in Cielo e in terra;
la seconda per onorare il Figlio di Dio per avermi dato tale scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti i Santi e di tutti gli Angeli;
la terza per onorare lo Spirito Santo per avermi fatta, dopo Dio, la più misericordiosa”.
La speciale promessa della Madonna vale per tutti, eccetto per coloro che le recitano con malizia, con l’intenzione di proseguire più tranquillamente a peccare. Qualcuno potrebbe obiettare che ci sia grande sproporzione nell’ottenere la salvezza eterna con la semplice recita giornaliera di Tre Ave Maria. Ebbene, al Congresso Mariano di Einsiedeln in Svizzera, P. Giambattista de Blois rispondeva così: “Se questo mezzo vi sembrerà sproporzionato, dovete prendervela con Dio stesso che ha concesso alla Vergine tale potere.
Dio è padrone assoluto dei suoi doni. E la Vergine SS. ma, nella potenza d’intercessione risponde con generosità proporzionata al suo immenso amore di Madre”. L’elemento specifico di questa devozione è l’intenzione di onorare la SS. Trinità per aver reso la Vergine partecipe della sua potenza, sapienza e amore.
Questa intenzione, però, non esclude altre buone e sante intenzioni.
La prova dei fatti convince che questa devozione è di grande efficacia per ottenere grazie temporali e spirituali. Un missionario, fra’ Fedele, scriveva: “I felici risultati della pratica delle Tre Ave Maria sono così evidenti e innumerevoli che non è
possibile registrarli tutti: guarigioni, conversioni, lume nella scelta del proprio stato, vocazioni, fedeltà alla vocazione, vittoria sulle passioni, rassegnazione nella
sofferenza, difficoltà insormontabili superate…”.
Essa diventò una pratica universale quando Leone XIII concesse indulgenze e prescrisse che il Celebrante recitasse con il popolo le Tre Ave Maria dopo la S.
Messa. Questa prescrizione durò fino al Concilio Vaticano II.
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