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La Chiesa prega sempre al plurale.

30 Giugno 2015 | Filed under: Chiesa
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prega al plurale

La Chiesa non è per la preghiera individualista: sull’esempio di Gesù tutte le sue preghiere sono al plurale. Questo esempio della Chiesa va molto considerato, infatti è lei la grande maestra della preghiera dopo Gesù.
Pregare per i fratelli e con i fratelli deve essere un segno marcato della nostra vita cristiana anche quando siamo soli a pregare. La Chiesa non sconsiglia affatto la preghiera individuale, infatti i momenti di silenzio che propone nella Liturgia, dopo le letture, dopo l’omelia, dopo la Comunione, stanno appunto ad indicare quanto le sta a cuore l’intimità di ogni fedele con Dio, ma il suo modo di pregare ci deve far decidere a mai isolarci dalle necessità dei fratelli: preghiera individuale sì, ma mai preghiera egoistica. Veniamo ora ai richiami personali e speciali di Cristo sulla preghiera per gli altri.

Cristo vuole che si preghi per la Chiesa, Lui l’ha fatto in modo speciale per Pietro: Simone, Simone, ecco, Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano, ma io ho pregato per te che non venga meno la tua fede e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli “.

L’ha fatto per i Dodici insieme: (Lc. XXII, 32)Padre… io prego per loro.., per coloro che mi hai dato, perchè sono tuoi. Padre, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato perchè siano una cosa sola come noi… Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno “.

L’ha fatto per la Chiesa che sarebbe nata da loro, ha pregato per noi: “Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me “. (Gv. XVII, 20)Gesù inoltre ha dato un ordine preciso di pregare per l’incremento della Chiesa: Pregate il padrone della messe che mandi operai nella sua messe “. (Mt. IX, 38)

Quando pregate dite: Padre sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno “. (Lc. XI, 2)Gesù ha comandato di non escludere nessuno dalla nostra preghiera, nemmeno i nemici: Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori “. (Mt. V, 44)“Padre, perdona loro, perchè non sanno quello che fanno “. (Lc. XXIII, 34)

Occorre pregare per la salvezza del mondo. E’ il pensiero di Cristo. E’ il comando di Cristo: ha messo questa preghiera proprio nel “Padre nostro” perchè fosse la nostra continua preghiera, “venga il tuo regno “. “Il mondo è disperato per mancanza di preghiera… come preghiamo per i poveri malati dobbiarno imparare a pregare per il mondo malato “. (Agnes Sanford) 

I bisogni del mondo devono essere sempre presenti nella nostra preghiera. Pure, occorre confessarlo, i bisogni del mondo non ci colpiscono come ci colpisce una disgrazia o una malattia. Che mezzo ci può aiutare per esserne più coinvolti? Agnes Sanford consiglia di pregare in modo appassionato per i responsabili dell’umanità che hanno in mano le sorti del mondo. Il motivo è questo: abbiamo bisogno di concretezza perchè la nostra preghiera sia partecipata e viva; il concentrarla sui responsabili del mondo aiuta di più il nostro interesse e raggiunge veramente le necessità del mondo.

CHIEDERE IN OGNI NECESSITA’

Gesù non ha insegnato che per alcuni problemi e difficoltà possiamo pregare e per altri no. Gesù ha espressamente e ripetutamente insegnato che per qualunque problema possiamo pregare Dio ed Egli rìsponderà: Tutto quello che domandate nella preghiera abbiate fede di averlo (già) ottenuto e vi sarà accordato (Mc. XI, 24)

“Se due di voi… si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio ve la concederà “. (Mt. XVIII, 19)Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perchè il Padre sia glorificato nel Figlio “. (Gv. XIV, 13) Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato “. (Gv. XV, 7)

Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete “. (Mt. XXI, 22) Vi ho scelti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga: perchè tutto quello che chiederete al Padre nel nome mio ve lo conceda “. (Gv. XV, 16)

Non si può negare che sono sconcertanti queste promesse di Cristo: non si possono mettere limiti alla potenza della preghiera. Noi saremo tentati di limitare l’ambito della preghiera alle cose spirituali, ma Cristo non la pensa affatto così.

Nel libro “Le lettere di Berlicche” di CS. Lewis il demonio-capo scrive questa raccomandazione al demonio-apprendista “Tizzone ardente” al riguardo di come comportarsi con una certa signora che amava molto la preghiera: “Senza dubbio è impossibile distogliere quella donna dal pregare, ma noi abbiamo inventato il modo per rendere innocua la preghiera. Fa’ così: cerca di rendere le preghiere molto spirituali, convincila che Dio si interessa solo delle cose della sua anima e non si interessa affatto dei suoi reumatismi… ». Sì, ha ragione Lewis, è forte la tentazione di relegare Dio sempre al di là delle nuvole e non permettergli di entrare nell’intimo delle nostre cose. Ma Gesù ci ha istruiti su Dio in un modo molto diverso.
Gesù sfida il razionalismo: Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri (Lc. XII, 6).

Dio entra misteriosamente nell’intreccio della nostra vita e della nostra libertà. Secondo Gesù, Dio entra nei più piccoli dettagli della nostra esistenza: conta i capelli del capo!

Gesù non poteva essere più geniale nel coniare i suoi slogan della provvidenza. Sono parole che bisognerebbe portare sempre sul cuore e che bisognerebbe sperimentare con frequenza. Pregare per qualunque necessità come ci invita a fare Gesù è appunto far entrare nella verifica della nostra esperienza diretta il suo insegnamento sulla vicinanza di Dio a noi.
Guardate i gigli del campo… Se Dio veste così l’erba del campo che oggi c’è e domani si getta nel fuoco, quanto più voi, gente di poca fede “.(Lc. XII, 28)

Dio tesse il vestito al giglio.., e Dio tesse la nostra vita. Gesù aggiunge: Dio si interessa tanto del giglio.., che vale poco al confronto di voi! immaginate la cura che ha di voi? La presenza di Dio permea tutti i nostri atti e noi viviamo da incoscienti.
Dobbiamo imparare a far entrare Dio nei meandri della nostra vita e sconfiggere il nostro stupido razionalismo. E’ difficile, si capisce, perchè dobbiamo lottare contro noi stessi, dobbiamo vedere ciò che non vediamo, sentire ciò che non sentiamo, DOBBIAMO CREDERE. Eppure Gesù ci comanda di fare esperienza della vicinanza di Dio attraverso la preghiera fiduciosa su tutti i nostri problemi.
Sì, è duro per il nostro razionalismo dar credito a ciò che Cristo ci ha insegnato sulla preghiera. Ma Cristo l’ha insegnato! I santi spesso hanno fatto cose portentose proprio perchè hanno accettato ciecamente l’insegnamento di Gesù. Ma Gesù non ha parlato per i santi, ha proprio parlato per la gente di poca fede, cioè per noi. Dunque sperimentiamo almeno se Gesù ha ragione o no. Verifichiamo le parole di Cristo attraverso la preghiera fiduciosa. Non ci costa nulla, siamo noi soli a guadagnare.
Vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo di quel che indosserete “.
(Mt. VII, 25)

…Non state con l’animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo, ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno “.
(Lc. XII, 29)

Non affannarsi! Non stare in ansia! Dio è padre e ci è vicino in ogni più piccola necessità. Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pane gli darà una pietra? o se gli chiede un pesce gli darà una serpe? o se gli chiede un uovo gli darà uno scorpione? “.
(Lc. XI, 11)

Gesù insinua: volete forse pensare che Dio sia meno di un buon papà? Chiedete e vi sarà dato! “. (Lc. XI, 9)Sì, sperimentiamo la vicinanza di Dio. E allora capiremo anche la profondità della pedagogia di Cristo: Gesù vuole esercitarci nella fede, svegliarci alla fede, farci crescere nella fede. 

La preghiera fiduciosa è il polmone che fa respirare la fede: ci fa vivere accanto a Dio e fa vivere Dio accanto a noi, ci sveglia alla sua presenza. Ci apre ad un rapporto affettuoso, cioè vero, concreto. Noi abbiamo bisogno di far camminare la fede, di tirarla giù dalla stratosfera: la preghiera fiduciosa a Dio per tutte le nostre necessità e preoccupazioni fa proprio questo, fa entrare la religione nei meandri della nostra vita, la fa passare dal teorico al pratico e ci dà sicurezza e felicità.
E’ per risolvere i problemi fondamentali dell’uomo che Gesù ha insegnato a pregare. Chi impara a pregare impara a vivere “. S. Agostino).


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Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

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