Io vi insegnerò questo segreto di amore
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Parla la Madonna: “Sono io, Maria Immacolata, Madre di Dio: Pigliate la Croce come vostro tesoro, e gloriatevi di Gesù Crocifisso esultando in Lui. Come potete considerare il Crocifisso senza umiliarvi? Non siete voi che gli avete fatte quelle piaghe? Non le avete rinnovate quando Egli più vi ha amato? Avete bisogno di molta umiltà, avete bisogno di dimenticare il vostro interesse particolare e la vostra gloria, e questa umiltà germina come fiore dalla Croce!
La Croce di Gesù è la potenza del suo braccio!
Egli si fece configgere le sue mani ed i suoi piedi per vincere il male e redimervi.
Dalla Croce disperse l’orgoglio che aveva fatto cadere nel baratro tutta l’umanità.
Con la Croce trionfò deponendo la potenza umana e regnando nella umiliazione del suo sacrifici.
Dalla Croce diffuse la sua misericordia e saziò di baci le sue creature affamate.
Dalla Croce distese le mani all’umanità per riceverla come figliuola, nella sua grande misericordia.
L’Eucaristia è il mistero vivente della Croce; la Croce è come la scrittura e la parola di questo mistero. Potete voi leggere un libro senza conoscere bene l’alfabeto? Potete vivere del pensiero diffuso in quel libro senza conoscere prima le lettere, senza saperle riunire? L’Eucaristia è la vita, la Passione di Gesù, considerata, meditata, resa parte della vostra vita è come l’alfabeto sensibile che vi fa intendere il linguaggio misterioso della Vita Eucaristica. Meditate la Passione, perciò, affinché Gesù vi possa trovare pronte ai cenni della sua Volontà.
La Passione di Gesù, meditata, è come una Comunione, e la Comunione eucaristica, il sacrificio dell’altare è la Passione. Dalla Croce Gesù vi fortifica e vi rende anime eucaristiche, e dalla Eucaristia vi comunica la vita della Croce: sono due cose inseparabili.
Ricorrete a me, io vi insegnerò questo segreto di amore. Facendo la Via Crucis, e durante il giorno, come giaculatoria, ripetete quella bella preghiera della Chiesa: «Santa Madre questo fate, che le piaghe del Signore ed i vostri grandi dolori siano impressi nei nostri cuori».
Vi benedico, figlie mie, vi chiudo nel mio Cuore addolorato che meditò più di qualunque altra creatura il grande mistero della Croce.
don Dolindo Ruotolo
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