Io credo nella Chiesa
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Sapere di essere inseriti nella Chiesa, di essere una piccola pietra viva di questo grande edificio, dona tanta sicurezza ai nostri ragazzi. Hanno spesso contestato la Chiesa cattolica, l’hanno giudicata secondo il pensiero del mondo, ma quando la conoscono si sentono protetti, al sicuro, come figli che ritrovano la madre. L’essersi appoggiati a tante false verità e promesse del mondo che sono poi crollate, rendendoli profondamente insicuri, fa cercare loro un fondamento stabile.
L’aver dato ascolto a tante voci che si sono rivelate un’illusione e una delusione, fa desiderare loro l’incontro con una Parola vera, che compie quello che dice. Oggi la loro sicurezza poggia sul fondamento della Parola di Dio che la Chiesa annuncia, via che non illude e certezza che non delude, Parola di verità che libera i cuori.
La fede ritrovata, la speranza rinata e l’amore tornato a vivere in noi sono radicati lì, poggiano su queste fondamenta solide, su duemila anni di storia viva, vera, che i ragazzi magari non conoscono nella memoria ma che “sentono” vera e affidabile nel cuore. I giovani vogliono incontrare la verità, vogliono conoscere la vita vera, non hanno paura, sono coraggiosi e rischiano proprio perché hanno bisogno di vedere con gli occhi e toccare con le mani, con tutto loro stessi, che il Vangelo non è un inganno, non è una fantasia, non è solo una dottrina di obblighi da osservare.
I giovani sono più genuini di noi adulti, sono più liberi di noi e vedono oltre rispetto a tanti che, per diversi motivi, criticano la Chiesa. Tanti giovani hanno gli occhi più trasparenti e si rendono comunque conto che la Chiesa è una sicurezza, è una Madre che non ha mai smesso di amare i suoi figli e quindi di educarli alla verità, alla bellezza, alla bontà.
Per i nostri ragazzi sono profondamente significativi i momenti di profonda esperienza di Chiesa Sia il volto della Chiesa “quotidiana” che ha il “corpo” dell’amore, della pazienza e della misericordia della fraternità che li accoglie a pezzi e che si mette accanto a loro, un passo dopo l’altro, per riprendere il cammino della vita; sia la Chiesa dal cuore “universale” che conoscono nei pellegrinaggi che viviamo in terre “benedette” da Maria, luoghi dove si respira particolarmente l’universalità e la maternità della Chiesa.
Partecipando a questi momenti intensi di Chiesa universale scoprono che c’è un mondo che crede, che tanti altri giovani desiderano il bene, che Dio c’è anche fuori della Comunità, che la preghiera non è solo la “terapia” per i drogati, ma che è la strada per essere felici. Madre Elvira ci ha sempre trasmesso poi l’amore al Papa e alla Chiesa.
Ancora oggi quando vede in una foto o alla televisione il Papa i suoi occhi si illuminano, pieni di gratitudine e di bene. Ci ha ripetuto spesso: “Pietro è vivo, è qui sulla terra, è rimasto tra noi” per orientare il cammino, per guidare i passi, per dare sicurezza all’uomo nell’affascinante ma pericoloso viaggio della storia.
La Chiesa è la casa di Dio ma è anche la casa degli uomini, dove l’uomo solo, ferito e sfiduciato di ogni luogo e di ogni tempo trova riparo, trova rifugio, trova famiglia. Per questo i giovani mostrano di amare, di credere, di seguire la Chiesa, perché in fondo si stanno rendendo conto che è l’unica “roccia” che tiene tra le tempeste della storia, è la “casa che non crolla” e che garantisce un riparo di speranza, di amore, di verità.
I ragazzi sentono… che la Chiesa è giovane in forza di gente che si lascia entusiasmare dal Vangelo e dall’Amore a tal punto da donare tutta la vita, giorno dopo giorno, con coraggio e senza paura, per il bene e la dignità dei poveri e degli ultimi. La Chiesa è fortezza di ideali, luce che illumina il cammino e orienta le scelte di ogni uomo, servizio verso i più poveri, pane spezzato per chi soffre, sicurezza per tutti.
Nel cammino di questi duemila anni di storia, uomini e donne di ogni lingua, razza e cultura, affascinati dall’incontro vivo con Gesù, hanno seminato la sua luce sino agli estremi confini della terra: sono stati loro la Chiesa che porta a tutti il Pane della Vita, e oggi questa Chiesa sono io, sei tu, siamo noi!
Papa Francesco
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