Io amo l’Italia
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Magdi Cristiano Allam è il presidente del movimento politico “Io amo l’Italia” fondato il 28 novembre del 2009. Dal luglio del 2009 è deputato al Parlamento Europeo nel gruppo del Partito Popolare Europeo. E’ stato vicedirettore ad personam del quotidiano «Corriere della Sera» dal 2003 al 2008, dopo aver ricoperto la carica di editorialista e inviato speciale del quotidiano «La Repubblica» sin dal 1996. E’ laureato in Sociologia all’Università La Sapienza di Roma.
Per la Mondadori ha recentemente pubblicato: Europa Cristiana Libera. La mia vita tra Verità e Libertà, Fede e Ragione, Valori e Regole (2009); Grazie Gesù. La mia conversione dall’islam al cattolicesimo (2008); Viva Israele. Dall’ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia (2007); Io amo l’Italia. Ma gli italiani la amano? (2006); Vincere la paura. La mia vita contro il terrorismo islamico e l’incoscienza dell’Occidente (2005). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Saint-Vincent di giornalismo, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il Premio internazionale Dan David e il Mass Media Award dell’American Jewish Committee.
Tramite il sito www.ioamolitalia.it promuove un movimento politico che si fonda sul primato dei valori non negoziabili e sulla certezza delle regole, e che a partire dalla riforma etica della cultura politica persegue un nuovo modello di sviluppo che s’ispira all’economia sociale di mercato e un nuovo modello sociale che mette al centro la sacralità della vita.
E’ nato al Cairo nel 1952 dove ha studiato presso le suore comboniane e i sacerdoti salesiani. Ha ricevuto il battesimo da Giovanni Paolo II. Vive in Italia dal 1972 ed è orgogliosamente cittadino italiano dal 1987.
I punti qualificanti
del Programma politico
1. Riscatto della sovranità monetaria dell’Italia.
• Lo Stato italiano si attribuisce la prerogativa di emettere la nuova Lira, determinando autonomamente, in base all’interesse nazionale, il volume del conio, i rapporti di cambio con le altre valute e la politica monetaria.
• Il riscatto della sovranità monetaria favorisce un nuovo modello di sviluppo che abbatte drasticamente i costi dello Stato.
• Riduzione significativa delle tasse, affermando il principio che le tasse si pagano una sola volta alla fonte.
• Rimborsare subito agli imprenditori e ai cittadini i crediti da essi vantati verso lo Stato.
• Le banche devono recuperare il legame col territorio e ritornare a svolgere la loro funzione primaria ed essenziale, cioè quella di conservare il risparmio, farlo fruttare ed erogare finanziamenti.
• Agevolare l’attività del 97% di micro, piccoli e medi imprenditori che fanno grande l’Italia.
• Investire prioritariamente nella valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale che rappresenta il 70% di quello mondiale quale volano per la crescita dell’insieme dei comparti dello sviluppo.
2. Il Federalismo dei Comuni e la Repubblica Presidenziale • Io amo l’Italia promuove il Federalismo dei Comuni che mette al centro la persona, la famiglia naturale e la comunità locale.
• I Comuni hanno la prerogativa di valorizzare le risorse del territorio, compresa la raccolta delle tasse.
• Il sindaco, scelto con il voto di preferenza, con il vincolo di mandato e la responsabilità civile e penale rispetto al suo operato, amministra la comunità territoriale.
• Nella Repubblica Presidenziale il capo dello Stato, eletto direttamente dagli italiani, incarna l’unità della Nazione, garantisce la solidarietà nazionale, assicura la governabilità assumendo il potere esecutivo negli ambiti che attengono all’interesse nazionale.
• Eliminazione di tutte le istituzioni superflue e onerose: l’attuale Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica, le Province e le Regioni che devono essere accorpate o eliminate.
• Il rapporto tra i Comuni e lo Stato, fondato sul principio di sussidiarietà, consentirà di rendere più efficienti ed economici i servizi della Pubblica amministrazione, dall’insieme delle Attività produttive alle Infrastrutture, dall’Educazione alla Sanità, dalla Previdenza sociale allo Sport.
• Il rapporto con le sovrastrutture sovranazionali, quali Unione Europea, Consiglio d’Europa, Nazioni Unite e altri organismi internazionali, si configura come una partecipazione alla realizzazione del bene comune da parte di istituzioni complementari e di indirizzo generale, non invasive e impositive, qual è invece oggi l’Unione Europea che sta progressivamente assorbendo, complice la nostra classe politica, la quasi totalità della nostra sovranità nazionale, imponendoci l’80% delle leggi nazionali che sono la semplice trasposizione di direttive e risoluzioni
impregnate di relativismo, materialismo, buonismo, soggettivismo giuridico, multiculturalismo e islamicamente corretto.
3. La legittimità del primato dell’interesse nazionale degli italiani
• In seno alla nuova Italia di valori, regole, bene comune, Io amo l’Italia promuove una società che vuole essere accogliente salvaguardando la nostra civiltà, in un contesto che è globalmente plurale sul piano etnico, confessionale e culturale.
• Gli italiani hanno il diritto e il dovere di essere autenticamente e pienamente se stessi nella nostra “Casa comune”, essendo finalmente riconosciuti come destinatari primari delle risorse e dei servizi pubblici (quali alloggi popolari, posti negli asilo nido, prestazioni sanitarie gratuite, pensioni sociali, sussidi pubblici).
• L’immigrazione va regolamentata sulla base delle nostre necessità effettive, degli oneri economici e sociali sostenibili, della condivisione dei valori assoluti e universali della sacralità della vita, della pari dignità tra uomo e donna, della libera di scelta, del rispetto delle regole della civile convivenza che si sostanziano di diritti e doveri.
4. Lo stipendio alle madri che scelgono di occuparsi a tempo pieno dei figli, della famiglia, della casa. Rivalutazione del ruolo dell’insegnante.
• Io amo l’Italia considera un’emergenza nazionale la crisi demografica e attribuisce la priorità alla promozione della cultura della vita, favorendo la nascita di più figli italiani, più incentivi alla maternità, più sostegno alla famiglia naturale, più sicurezza lavorativa ai giovani affinché siano messi nella condizione di poter generare nuova vita.
• Al fine di porre un argine all’eccidio-suicidio demografico che ha fatto sprofondare l’Italia agli ultimissimi posti per tasso di natalità nel mondo, provocando il declino della società autoctona e accelerando il dissolvimento della nostra civiltà, anche in considerazione dell’effettiva valenza economica del lavoro domestico, Io amo l’Italia riconosce il dovere dello Stato, il diritto delle madri e l’opportunità strategica di cor-
rispondere uno stipendio alle madri che scelgono di occuparsi a tempo pieno dei figli, della famiglia, della casa e in alternativa di concedere dei sussidi alle madri lavoratrici.
• Considerando che la promozione della cultura della vita s’ispira alla ragione e al sano amor proprio, Io amo l’Italia è contraria a tutto ciò che nega la promozione della vita, quale l’aborto, l’eugenetica, l’eutanasia e il matrimonio omosessuale, pur nel rispetto della dignità e libertà di ciascuna persona.
• La figura dell’insegnante deve essere rivalutata e riconosciuta per il ruolo che essa riveste nella società e per le imponenti energie che vi investe. “Io amo l’Italia” si prefigge innanzitutto il compito di studiare accuratamente le patologie tipiche di questa helping profession (al 70% risultano essere psichiatriche, senza che siano però riconosciute come derivanti da causa di servizio) al fine di attuare appositi programmi di prevenzione, formazione e cura a tutela dei docenti e a sostegno dei dirigenti scolastici. Tutto ciò è oggi previsto – ma del tutto inapplicato – dal Testo Unico sulla tutela della salute dei lavoratori.
5. La difesa della nostra civiltà laica e liberale dalla minaccia islamica
• Io amo l’Italia riconosce, sostiene ed è orgogliosa della verità storica delle radici giudaico-cristiane che, unitamente all’eredità della filosofia greca e del diritto romano, al contributo del pensiero illuminista e della cultura umanista, hanno consentito l’affermazione della civiltà laica e liberale dell’Europa.
• Consideriamo una minaccia alla nostra civiltà laica l’avvento al potere di regimi integralisti, estremisti e terroristi islamici sulla sponda meridionale ed orientale del Mediterraneo, in aggiunta alla diffusione del radicalismo islamico nel cuore dell’Europa forte di una fitta rete di moschee, scuole coraniche, enti assistenziali e finanziari islamici, tribunali che emettono sentenze sulla base della sharia, la legge coranica.
• Nel doveroso rispetto, da parte delle autorità politiche, della libertà di coscienza di ciascun individuo, Io amo l’Italia difende il principio di territorialità della legge senza concessioni all’ideologia del multiculturalismo e senza deroga alcuna verso atti, usi e costumi degli immigrati e degli autoctoni convertiti nel nome del rispetto di vere o presunte specificità religiosi o culturali, che devono uniformarsi alla legislazione vigente italiana al pari degli autoctoni.
• In particolare affermiamo il divieto assoluto di legittimare la sharia, la legge coranica, di promuovere e consentire l’applicazione nel territorio nazionale del diritto islamico in quanto suscettibile di attentare ai valori fondanti dell’Ordinamento italiano, a partire dalla sacralità della vita di tutti, ai principi della libertà di scelta religiosa e della pari dignità tra l’uomo e la donna di fronte alla legge riconosciuti dalle tradizioni giuridiche occidentali.
http://ioamolitalia.it/magdi-cristiano-allam.html
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