Introduzione alla Liturgia delle Ore
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La Liturgia delle Ore
14.Nella Liturgia delle Ore si compie la santificazione dell’uomo64 e si esercita il culto divino in modo da realizzare in essa quasi quello scambio o dialogo fra Dio e gli uomini nel quale «Dio parla al suo popolo… il popolo a sua volta risponde a Dio con il canto e con la preghiera»65. Senza dubbio i partecipanti possono ottenere dalla Liturgia delle Ore una santificazione larghissima per mezzo della parola salvifica di Dio che ha grande importanza in essa. Dalla Sacra Scrittura si scelgono, infatti, le letture. Da essa viene la Parola divina dei salmi che si cantano davanti a Dio. Di afflato e ispirazione biblica sono permeate le altre preci, orazioni e canti (66).
Non solo dunque quando si legge tutto ciò che è «stato scritto per nostra istruzione» (Rm 15, 4), ma anche quando la Chiesa prega o canta, si alimenta la fede dei partecipanti, le menti sono sollevate verso Dio per rendergli un ossequio ragionevole e ricevere con più abbondanza la sua grazia67.
15. Nella Liturgia delle Ore la Chiesa, esercitando l’ufficio sacerdotale del suo Capo, offre a Dio «incessantemente»68, il sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome69. Questa preghiera è «la voce della stessa Sposa che parla allo Sposo, anzi è la preghiera che Cristo, unito al suo Corpo, eleva al Padre»70.
«Tutti coloro, pertanto, che compiono questa preghiera, adempiono da una parte l’obbligo proprio della Chiesa e dall’altra partecipano al sommo onore della Sposa di Cristo perché, celebrando le lodi di Dio, stanno dinanzi al suo trono a nome della Madre Chiesa»71.
16. La Chiesa, dando lode a Dio nelle Ore, si associa a quel carme di lode che viene eternamente cantato nelle sedi celesti72; pregusta, nel medesimo tempo, quella lode celeste descritta da Giovanni nell’Apocalisse, lode che ininterrottamente risuona davanti al trono di Dio e dell’Agnello. La stretta unione di noi con la Chiesa celeste si realizza quando «in comune esultanza celebriamo la lode della maestà divina, e noi tutti, di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, riscattati con il sangue di Cristo (cf Ap 5, 9) e radunati in un’unica Chiesa, con un unico canto di lode celebriamo Dio uno e trino»73.
17. Ma, oltre alla lode di Dio, la Chiesa nella liturgia esprime i voti e i desideri di tutti i cristiani, anzi supplica Cristo, e, per mezzo di lui, il Padre per la salvezza di tutto il mondo76. Questa voce non è soltanto della Chiesa, ma anche di Cristo, poiché le preghiere vengono fatte a nome di Cristo, cioè «per il nostro Signore Gesù Cristo», e così la Chiesa continua a fare quelle preghiere e suppliche che Cristo offrì nei giorni della sua vita terrena77, e che perciò godono di una efficacia particolare.
E così, non solo con la carità, con l’esempio e con le opere di penitenza, ma anche con l’orazione la comunità ecclesiale esercita la sua funzione materna di portare le anime a Cristo78.
18. Coloro che partecipano alla Liturgia delle Ore danno incremento al popolo di Dio81 in virtù di una misteriosa fecondità apostolica; il lavoro apostolico, infatti, è ordinato «a che tutti, diventati figli di Dio, mediante la fede e il battesimo, si riuniscano in assemblea, lodino Dio nella Chiesa, prendano parte al sacrificio e alla mensa del Signore»82. Vivendo in tal modo i fedeli esprimono e manifestano agli altri «il mistero di Cristo e la genuina natura della Chiesa, che ha la caratteristica di essere… visibile, ma dotata di realtà invisibili, fervente nell’azione e dedita alla contemplazione, presente nel mondo e tuttavia pellegrina»83.
A loro volta, le letture e le preghiere della Liturgia delle Ore costituiscono una genuina fonte di vita cristiana. Tale vita si nutre alla mensa della Sacra Scrittura e con le parole dei santi, ma è rinvigorita dalla preghiera. Solo il Signore, infatti, senza il quale non possiamo far nulla84, da noi pregato, può dare efficacia e sviluppo alle nostre opere85, così che ogni giorno veniamo edificati per diventare tempio di Dio, per mezzo dello Spirito86, fino alla misura che conviene alla piena maturità di Cristo87 e nello stesso tempo irrobustiamo le nostre forze per evangelizzare il Cristo a coloro che sono fuori88.
(Principi e norme per la Liturgia delle ore – Paolo VI)
La Redazione
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