Intervento della Madre a Medjugorje
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RICONCILIATI NELLA MADRE
Dio manda Maria perché sa quale potere di riconciliazione ha la Madre nei dissidi fraterni. E questi nostri, sono giorni di tremende tensioni. Il Vangelo ce lo indica quando ci mostra Maria, interlocutrice tra Giuseppe angosciato e Gesù, rimasto nel tempio (Lc 2, 48-52). Ce lo indica di nuovo quando ci mostra Maria presente, e certamente operosa, tra i parenti di Gesù, nel giorno in cui, pensando che fosse pazzo, andarono a Cafarnao per prenderlo (Mc 3, 20-21).
Ce lo indica ancora quando, dalla Croce, Gesù La chiamò e La costituì Madre di noi, figli smarriti e cattivi, prigionieri dell’ora nostra e dell’impero delle tenebre, bisognosi più che in ai di essere restituiti a noi stessi e al nostro Dio e Signore (Gv 15, 26-27). E, quando, nella parabola del figliuol prodigo, leggo della “incapacità” di quel padre a riconciliare tra loro i due figli, questo solo particolare dolorosissimo non oso riferirlo a Dio Padre perché so che Lui può contare sulla Madre (Le 15, 28-32).
Infine, è con Maria, nel Cenacolo in cui ogni credente trova la riconciliazione, la preghiera e l’effusione dello Spirilo (At I, 13-14). Dio manda Maria perché Dio ascolta ed esaudisce la preghiera della Chiesa che incessantemente si affida a Maria e la chiama come Madre. Ricordiamo Paolo VI proclamare a Nazaret Maria Madre della Chiesa e Giovanni Paolo II gridare a Lei, nel percepire le terribili minacce dell’ora presente: «Pensaci tu!».
Tutto questo ci fa comprendere che se Maria Madre viene, e viene con tanto impegno, è perché la Misericordia di Dio è in atto verso un mondo ed una Chiesa che, per vivere, hanno bisogno di essere generati, generati dal Padre Divino, e nell’attuale ordine di provvidenza, generati anche dalla Madre. Il Vaticano II nella “Lumen Gentium” (al cap. VII) ha illustrato tutto questo e ci ha preparato a comprendere interventi tanto grandi e a capire perché accadono e si vanno moltiplicando.
Padre Massimo Rastrelli s.j.
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