Il virus del “Sedevacantismo”
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I virus sono parassiti che una volta entrati nell’uomo, ne compromettono, purtroppo anche seriamente, la salute. Essi sono più o meno aggressivi e determinano stati di malessere dell’organismo, poiché ne consumano rapidamente le risorse. Alcuni virus sono paragonabili a veri e propri tumori, in quanto producono metastasi virali che si propagano, all’interno dell’organismo che li ‘ospita’, in maniera casuale, aggredendo diversi organi.
Nonostante la semplicità strutturale, molti virus sono capaci di eludere le normali difese di un organismo mettendo in atto diverse pratiche coinvolgenti la propria struttura. Il virus dell’HIV, ad esempio, muta continuamente la propria struttura per evitare di essere riconosciuto. Così anche il ‘virus’ del cosiddetto ‘sedevacantismo’, composto da una serie di gruppi di pseudo cattolici che, spacciandosi per tradizionalisti e insinuandosi in diversi siti e blog della Rete, non perdono occasione per mancare di rispetto al Papa e alla Chiesa.
A loro avviso, infatti, la Sede di Pietro sarebbe vacante (da qui il termine sedevacantismo) dal Concilio Vaticano II in poi. L’ultima eclatante dimostrazione si è avuta in occasione della recente beatificazione di Giovanni Paolo II, quando tali parassiti non hanno perso occasione per criticare non solo Papa Wojtyla, ‘reo’ di aver ‘distrutto la Liturgia ed essersi macchiato addirittura di ‘eresia’ per aver dialogato con le altre religioni e confessioni cristiane, ma anche il suo successore, ‘colpevole’ di aver innalzato all’onore degli altari un così ‘acerrimo nemico’ della cattolicità.
Ora, al di là del fatto che solo degli stolti senza vergogna e senza ragione potrebbero mettere in discussione la santità di Giovanni Paolo II e l’assoluta fedeltà al Magistero di Benedetto XVI, una considerazione è d’uopo. I sedevacantisti hanno avuto l’ardire di parlare in nome e in difesa della Tradizione della Chiesa. Ma quale Tradizione?!? La Tradizione non è forse quella che, da Pietro in poi, ci tramanda l’assoluta, piena, amorosa e filiale obbedienza al Papa in quanto Vicario di Cristo e Successore del Principe degli Apostoli?
Per i sedevacantisti, no. Già, perché costoro – si deve sapere – si sono creati una Tradizione di ‘fantasia’, a proprio uso e consumo, fatta di disobbedienza, eresia e assoluta malafede. L’accusa principale sostenuta dai sedevacantisti, dunque, è che i Pontefici del post-Concilio fossero tutti in odore di eresia già prima della loro elevazione alla Cattedra di Pietro. In base al Magistero di Papa Paolo IV (al secolo Giovanni Pietro Carafa), un eretico non è soggetto suscettibile di ricevere autorità.
Ne consegue, per questi parassiti camuffati da tradizionalisti, che i Pontefici del dopo-Vaticano II, pur essendo stati eletti da regolari Conclavi (che i sedevacantisti ritengono comunque nulli), o non sono mai divenuti Papi o hanno perso il pontificato quando hanno compiuto atti di tenore manifestamente eretico. Tutto ciò ha spinto alcune menti malate ad auto-proclamarsi o a farsi ‘eleggere’ da uno sparuto gruppo di esaltati, anti-papa.
A questo punto viene spontaneamente da chiedersi: se i sedevacantisti sono un virus, dei parassiti che tentano di entrare nella Chiesa, quale ‘vaccinazione’ sarà possibile mai effettuare per debellarli? Siamo convinti che il Magistero di Benedetto XVI sia il ‘vaccino’ migliore che possa esistere in questa epoca per difendere la Chiesa e la vera Tradizione.
Gianluca Barile
Presidente
Ass. Catt. Internaz. “Tu es Petrus”
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