Il Vangelo del giorno
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Giovedì 1 novembre
Solennità di tutti i Santi
+ Matteo 5,1-12a.
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
RIFLESSIONE
Una sera, suor Maria dell’Eucaristia voleva accendere le candele per una processione; poiché non aveva fiammiferi, vedendo la piccola lampada che ardeva davanti alle reliquie, gli si avvicina. Ahimè, la trova mezza spenta; non resta che una flebile luce sul lucignolo carbonizzato. Ella riesce tuttavia ad accendere la sua candela e, con essa, tutte le candele della comunità furono accese.
E’ dunque quella piccola lampada mezza spenta che ha generato le belle fiamme che, a loro volta, possono generarne infinite altre ed incendiare persino l’universo. Ma sarà sempre alla piccola lampada che si dovrà la prima causa dell’incendio. E come, sapendo questa cosa, le belle fiamme potrebbero gloriarsi di aver scatenato un simile incendio, dal momento che sono state accese con la piccola scintilla?…
E’ così anche nella comunione dei santi. Spesso, senza saperlo, le grazie e le illuminazioni che riceviamo sono dovute ad un’anima nascosta, perché il buon Dio vuole che i santi si comunichino gli uni gli altri la grazia con la preghiera, affinché in cielo si amino di un grande amore, di un amore più grande di quello della famiglia, anche la famiglia più ideale sulla terra.
Quante volte ho pensato che potevo attribuire tutte le grazie ricevute alle preghiere di un’anima che avrebbe richiesto la mia santità al buon Dio e che conoscerò solo in cielo. Sì, una piccola scintilla potrà far nascere grandi luce in tutta la Chiesa, come dottori e martiri che saranno senza dubbio molto più su di lei in cielo; ma come si potrà pensare che la loro gloria non diventi la sua? In cielo non ci saranno sguardi indifferenti, perché tutti gli eletti riconosceranno che devono gli uni agli altri le grazie che hanno loro meritato la corona.
Santa Teresa del Bambino Gesù
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