Il Sacramento della Confermazione – La Cresima – I parte
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LA CRESIMA viene così chiamata dalla parola greca “crisma” che significa sigillo. Il cristiano viene infatti segnato, sulla fronte, con un olio consacrato che ha questo nome. Questa santa unzione sulla fronte (sede dell’intelligenza) indica l’appartenenza a Cristo, di cui il cresimato diventa testimone; per questo motivo la Cresima viene anche detta “Sacramento della Testimonianza cristiana”. Durante il rito, infatti, il Vescovo impone le mani sui cresimati ed infonde in ciascuno di essi lo Spirito Santo, in abbondanza, così che egli possa essere consolidato nelle verità evangeliche e sia arricchito di nuovi Doni, per potere degnamente compiere la sua missione nel mondo e testimoniare la propria fede in Cristo, anche a costo della propria vita.
E’ evidente però che prima di decidersi a donare la propria vita a Qualcuno (in questo caso, a Gesù), bisogna conoscerlo veramente bene, bisogna giungere ad amarlo e, quindi, è necessario incontrarlo il più spesso possibile. Leggendo gli Atti degli Apostoli, abbiamo scoperto che i primi cristiani “ascoltavano con assiduità l’insegnamento degli Apostoli” (sulla Parola di Dio), “vivevano insieme fraternamente” (comunione fraterna), “partecipavano alla Cena del Signore” (la S. Messa con la Comunione Eucaristica), e ”pregavano insieme”. Cristo dunque s’incontra ascoltando la Sua parola, frequentando la Sua comunità/chiesa, partecipando alla Sacra Cena insieme ai fratelli di fede.
Non basta leggere la Bibbia che oltretutto, non è facile da interpretare: “Quegli uomini (gli agiografi) non furono mossi da spirito umano, ma da Dio” (I Pt) e, quindi, solo chi ha lo Spirito di Dio, come i Ministri Sacri, possono comprenderne i contenuti e spiegarne il senso; come non basta conoscere bene il Catechismo per ricevere il Sacramento della Cresima ma è necessario incontrare Cristo nella Sua comunità: “Quando voi sarete riuniti nel Mio Nome, Io sarò in mezzo a voi”; bisogna seguire Gesù insieme ai Suoi discepoli di oggi, nella Sua Chiesa, partecipando attivamente e responsabilmente alle attività ecclesiali, mettendo a disposizione della Comunità i propri talenti. Proprio frequentando la comunità parrocchiale, insieme ai Sacerdoti , Ministri, associazioni e gruppi ecclesiali, ognuno di noi forma il Popolo di Dio; insieme a loro si può vivere la fraternità e portare avanti quel cammino di fede che ci permetterà di incontrare il Signore, esercitare i doni che lo Spirito Santo donerà ad ogni credente durante la Confermazione e divenire veri cristiani, quelli che, un tempo, si chiamavano “soldati di Gesù Cristo”, in quanto “difensori della fede” e pronti a lottare contro lo spirito del Male.
Certamente ognuno di noi, nel giorno del Suo Battesimo, ha ricevuto il germe dello Spirito Santo – che ci ha resi figli adottivi di Dio – ma nel Sacramento della Confermazione sappiamo che lo Spirito Santo viene effuso in abbondanza, con tutti i suoi sette doni: “Spirito di Sapienza e di intelligenza, Spirito di Consiglio e di Fortezza, Spirito di Scienza e di Pietas, Spirito del Santo timor di Dio”. ( Spirito di Sapienza: Dono divino che ci porta a quella saggezza, fonte di tutte le virtù, che ci rende “amici di Dio e profeti” – Spirito di Intelligenza: che ci fa capaci di “intelligere”, comprendere, le realtà spirituali che trascendono la comprensione dell’uomo “materiale” – Spirito di Consiglio: grazie al quale è possibile il “discernimento” e, quindi, stabilire ciò che è bene e quello che non lo è – Spirito di Fortezza: che ci dà la capacità di resistere alle tentazioni e la forza morale di cui abbiamo bisogno nei momenti difficili – Spirito di Scienza: che ci permette di conoscere le verità della fede e di penetrare, per quanto possibile, i misteri del Regno di Dio – Spirito di Pietà: il senso religioso che ci porta ad amare Dio, venerare i santi, suffragare le anime del purgatorio, andare incontro al fratello bisognoso – il Timor di Dio: non “paura” del Signore ma il timore di poter compiere qualcosa che possa addolorare, disgustare il Padre e perdere la sua amicizia).
CONTINUA
Don Manlio
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