Il sacerdote e la sua missione
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Il forte carattere di un sacerdote dipende dal concetto che egli si forma della missione che riceve da Dio. Tutti sono pellegrini sulla terra e debbono essere vigilanti, nell’attesa dell’ora di Dio; ma il sacerdote, oltre ad essere pellegrino, è anche dispensatore dei beni celesti ed è responsabile delle anime che gli sono affidate; egli, quindi, meno degli altri fedeli può considerare la sua vita con leggerezza, o condurla disordinatamente, quasi non avesse da renderne conto; egli ha ricevuto più di tutti, e più di tutti sarà punito nelle sue infedeltà.
Questo solo pensiero può bastare a renderlo vigilante nei suoi doveri e a dargli un carattere forte di fronte alle difficoltà della vita e dell’apostolato. La sventura è proprio questa che molte volte i ministri di Dio dimenticano la loro responsabilità e il conto che debbono rendere nel giorno del Giudizio e perdono il senso del loro dovere.
Se pensassero che un cattivo esempio, una mancanza di pietà, e anche semplicemente una mancanza di educazione può produrre un danno irreparabile in un’anima, come potrebbero osare condurre una vita cattiva o superficiale?
Il sacerdote è educatore della massa; ne è l’unico educatore, poiché solo con la luce del Signore può indirizzare le anime al bene; se non sa comunicare quella luce mirabile e pone ostacolo alla sua diffusione sarà responsabile innanzi a Dio di tutti i peccati del popolo.
È una verità che bisogna ponderare scrupolosamente, per non trovare, nell’eternità, delle tristissime sorprese e delle irreparabili responsabilità.
don Dolindo Ruotolo
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