La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Riflessioni › Il Sabato Santo

Il Sabato Santo

6 Aprile 2012 | Filed under: Riflessioni
     

Questo articolo è stato già letto873 volte!

Dal “Poema dell’Uomo Dio” 

di Maria Valtorta 
…  Ricordatelo, Pietro. Te lo ripeto: ” II va­lore di un’anima è tale, che a costo di morirne per lo sforzo di Su­birla vicino, bisogna tenerla così, fra le braccia, come io tengo la tua testa canuta, se si capisce che tenendola così la si può salvare “. Così. Come una madre che dopo il castigo paterno prende sul cuo­re il capo del figlio colpevole, e più colle parole del suo cuore stra­ziato che batte, che batte d’amore e dolore, che con le percosse pa­terne, ravvede ed ottiene.
Pietro del mio Figlio, povero Pietro che sei stato, come tutti, in mano di Satana in quest’ora di tenebre e non te ne sei accorto, e credi di avere fatto tutto da te, vieni, vie­ni qui, sul cuore della Madre dei figli del mio Figlio. Qui non può Satana farti più male. Qui si calmano le tempeste e, in attesa del sole : Gesù mio che risusciterà per dirti : ” Pace, Pietro mio “, sor­ge la stella del mattino. Pura, bella, e facente puro e bello tutto ciò che essa bacia, come avviene sulle chiare acque del nostro mare nelle fresche mattine di primavera.
Per questo ti ho tanto deside­rato. Ai piedi della Croce io ero martirizzata per Lui e per voi e – come non lo hai sentito? – e chiamavo i vostri spiriti così forte che io credo che essi vennero realmente a me. E, chiusi nel mio cuore, anzi : deposti sul mio cuore, come i pani della proposi­zione, io li ho tenuti sotto il lavacro del suo Sangue e del suo pianto. Io potevo perché Egli, in Giovanni, mi ha fatta Madre di tutta la sua prole … Quanto ti ho desiderato!… 

 In quella mattina, in quel pomeriggio, e notte e nuovo giorno… Perché tanto hai fat­to attendere una madre, povero Pietro ferito e calpestato dal De­monio? Non sai che è compito delle madri ravviare, guarire, per­donare, condurre? Io ti conduco a Lui. Lo vorresti vedere? Vorre­sti vedere il suo sorriso per persuaderti che ti ama ancora? Sì? Oh! allora staccati dal mio povero seno di donna, e posa la fronte sulla sua fronte coronata, la tua bocca sulla sua bocca ferita, e ba­cialo il tuo Signore. »
« È morto… Non potrò mai più. »
«Pietro. Rispondi a me. Quale credi sia l’ultimo miracolo del tuo Signore? »
« Una donna, fedele, amorosa, forte, lo ha raggiunto sul Calva­rio, e gli ha asciugato il Volto. Ed Egli, per dire quanto può l’amo­re, ha fissato il suo Volto sul lino. Eccolo, Pietro. Questo ha otte­nuto una donna, in ora di tenebre infernali e di corruccio divino “. Solo perché amò. Ricordatelo, questo, Pietro. Per le ore in cui ti sembrerà che il Demonio sia più forte di Dio. Dio era prigioniero degli uomini, già oppresso, condannato, flagellato, già morente…
Eppure, poiché anche fra le più dure persecuzioni Dio è sempre Dio, e se sarà colpita l’Idea, intoccabile è Dio che la suscita, ecco che Dio, ai negatori, agli increduli, agli uomini degli stolti ” per­ché “, dei colpevoli ” non può essere “, dei sacrileghi ” ciò che io non comprendo non è vero “, risponde, senza parole, con questo lino. Guardalo. Un giorno, tu me lo hai detto, tu dicesti ad Andrea : ” II Messia manifestarsi a te? Non può essere vero! ” e poi la tua ragio­ne umana dovette piegare alla forza dello spirito che vedeva il Mes­sia là dove la ragione non lo vedeva.
Un’altra volta sul mare in tempesta tu chiedesti :  ” Vengo, Maestro? ” e poi, a mezza via, sull’acqua sconvolta, dubitasti dicendo : ” L’acqua non mi può reg­gere ” e col dubbio per zavorra per poco non affogavi. Solo quan­do contro la ragione umana prevalse lo spirito che seppe credere, potesti trovare l’aiuto di Dio. Un’altra dicesti : ” Se Lazzaro è mor­to già da quattro giorni, a che siamo venuti? Per morire inutil­mente “. Perché non potevi, con la tua ragione umana, ammettere altra soluzione. E la tua ragione fu smentita dallo spirito, che in­dicandoti col risorto la gloria del Risuscitatore, ti mostrò che non inutilmente eravate andati.
Un’altra, anzi, più altre, dicesti, uden­do il tuo Signore parlare di morte, e morte atroce : ” Ciò non ti ac­cadrà mai! ” E tu vedi che smentita ha avuto la tua ragione. Io at­tendo, ora, di udire la parola del tuo spirito in quest’ultimo caso… » « Perdono. »
« Non questo. Un’altra parola. Amo. Pietro, ama. Sarai perdonato. Crederai. Sarai forte n Sarai il Sacerdote, e non il fariseo che opprime e non ha che for­malismi e non fede attiva. Guardalo. Osa guardarlo. T
utti lo hanno guardato e venerato. Anche Longino… E tu non sapresti? Hai pure saputo rinnegarlo! Se non lo riconosci ora, attraverso il fuoco del mio materno, amoroso dolore che vi unisce, che vi rappacifica, non potrai più. Egli risorge. Come potrai guardarlo nel suo nuovo ful­gore se non sai il suo volto nel trapasso dal Maestro che conosci al Trionfatore che non conosci?
Perché il dolore, tutto il Dolore dei secoli e del mondo, lo ha lavorato con scalpello e mazzuolo in quel­le ore che vanno dal vespero del Giovedì all’ora di nona del Vener­dì. E hanno mutato il suo Volto. Prima era solo il Maestro e l’Ami­co. Ora è il Giudice e Re. È salito sul suo seggio per giudicare. E si è cinto il serto. Così resterà. Solo che, dopo la gloriosa Risurre­zione, sarà non più l’Uomo Giudice e Re. Ma il Dio Giudice e Re. Guardalo. Guardalo mentre l’Umanità e il Dolore lo velano, per poterlo guardare quando trionferà nella Divinità sua. »
Pietro alza finalmente il capo dal grembo di Maria e guarda Lei, col suo occhio arrossato di pianto, in un volto di vecchio bam­bino desolato e stupito del male fatto e del tanto bene che trova. Maria lo forza a guardare il suo Signore. E allora, mentre Pie­tro, come davanti ad un volto vivo, geme: «Perdono, perdono! Non so come fu. Che fu. Non ero io. Era qualcosa che mi faceva non essere io. Ma ti amo, Gesù! Ti amo, Maestro mio! Torna! Tor­na! Non andartene così senza dirmi che mi hai capito! »
Maria ri­pete l’atto già fatto nella camera sepolcrale. Con le braccia proste­se, in piedi, pare la sacerdotessa nell’attimo dell’offerta. E come là ha offerto l’Ostia senza macchia, qui offre il peccatore pentito. È ben la Madre dei santi e dei peccatori! E poi alza Pietro. Lo consola ancora. E gli dice : « Ora sono più contenta. Ti so qui. Ades­so tu vai. Di là. Con le donne e Giovanni. Avete bisogno di riposo e di cibo. Vai. E sii buono… » come ad un bambino.
E mentre poi, nella casa che, più calma in questa notte secon­da dalla sua morte, tende a tornare alle umane abitudini del sonno e del cibo, e mostra l’aspetto stanco e rassegnato delle abitazioni dove i superstiti rinvengono piano dal colpo della morte, Maria sola vuole restare in piedi. Ferma al suo posto. Nella sua attesa. Nella sua preghiera. Sempre. Sempre. Sempre. Per i vivi e per i morti. Per i giusti e i colpevoli. Per il ritorno. Il ritorno. Il ritor­no del Figlio.
La cognata ha voluto stare con Lei. Ma ora dorme pesante­mente, seduta in un angolo, con la testa riversa contro il muro. Marta e ‘Maria vengono due volte, ma poi assonnate si ritirano in una stanza vicina e dopo qualche parola piombano loro pure nel sonno… E più oltre, in una cameretta piccola come un gingillo, dor­mono Salome con Susanna, mentre, su due stuoie gettate al suolo, dormono rumorosamente Pietro e Giovanni. Il primo con ancora un meccanico singhiozzo sperso nel suo russare. Il secondo con un sorriso di bambino che sogna qualche lieta visione.
La vita riprende i suoi atti e la carne i suoi diritti… Solo la Stella del Mattino splende insonne, col suo amore che veglia pres­so l’effigie del Figlio.
E la notte del Sabato Santo passa così. Finché il canto del gal­lo, alla prima schiarita dell’alba, non fa sorgere in piedi con un grido Pietro. E il suo grido spaurito e doloroso sveglia gli altri dormenti. E’ finita la tregua per essi. E rincomincia la pena. Mentre per Maria non fa che accrescersi l’ansia dell’attesa.

     

One Response to "Il Sabato Santo"

  1. Anonymous ha detto:
    7 Aprile 2012 alle 08:40

    oggi 7 aprile su Libero c’è una paginata intera dedicata a Maria Valtorta ………buona Pasqua a tutti ..

    Accedi per rispondere

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA