Il Purgatorio, secondo le rivelazioni dei Santi
Questo articolo è stato già letto1303 volte!
Altro mezzo eccellente per essere generosamente trattati dal Giudice divino, è quello di praticare in vita la elemosina, che a detta della Scrittura libera dalla morte. Beatus <jw intelligit super egenum et pauperem, in die mala liberabit eum Dominus (Salmo 40, i). Tutti abbiamo la possibilità di aiutare il prossimo : nessuno è tanto povero che non veda dietro a sé qualcuno più povero di lui. È il cuore, è la buona volontà che manca !
Come abbiamo accennato altrove, l’elemosina fatta a un povero, in suffragio dei morti, ottiene un effetto molteplice : solleva il povero, apporta refrigerio alle anime che soffrono in Purgatorio, placa Iddio adirato a causa dei nostri peccati. Ricchi o poveri, finché viviamo usiamo di quel molto o di quel poco che abbiamo con criteri e con fini soprannaturali e non avremo a pentircene nel dì dell’ira. Ora possiamo e non vogliamo, allora vorremo, ma non potremo!
Finalmente una virtù graditissima a Dio ed atta a farsi specialmente negli ultimi momenti della vita, è l’acccttazione umile e sommessa della morte in espiazione dei peccati, acccttazione che inclina molto a nostro favore la divina misericordia.
Evitiamo adunque ogni specie di peccato e vegliamo con molta cura intorno ai veniali ; domandiamo poi aiuto a Dio, senza il quale nulla possiamo, e alla preghiera accoppiamo la vigilanza, vigilanza continua e rigorosa su noi stessi ; adempiamo con coscienza tutti i doveri generali della vita cristiana e quelli particolari del nostro stato; abbiamo cara la devozione alla Vergine santissima, e ogni volta che la invochiamo coli’Ave Maria meditiamo quelle ultime parole: Sanata Maria, ora prò nobis nunc et in hora mortis nostrae : Santa Maria, prega per noi adesso e nell’ora della nostra morte.
Accostiamoci con amore, con frequenza, con rispetto al SS. Sacramento dell’altare; nei rapporti col nostro prossimo siamo buoni, caritatevoli, prudenti ; amiamo i poveri, che sono i prediletti di Dio; preghiamo molto per le anime purganti e non ci limitiamo verso di esse ad una devozione egoistica ; insomma pensiamo agli altri mentre viviamo, se vogliamo che poi gli altri pensino a noi.
I religiosi che hanno la sorte di vivere in istato di maggior perfezione portino con amore il giogo dell’obbedienza e dei doveri inerenti al loro stato sublime. Niuno poi faccia con negligenza l’opera di Dio, e così quando verrà per noi l’ora suprema, ci addormenteremo con fiducia ed amore fra le braccia di Gesù e di Maria.
Padre Pietro Louvet
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.