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Il Purgatorio secondo le rivelazioni dei Santi – 124°

9 Novembre 2014 | Filed under: Purgatorio
     

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Purgatorio

Il 19 agosto, circa le ore 18,30 essendo suonato il campanello, l’Abbadessa andò a rispondere. Al saluto « Lodato Gesù e Maria », la voce rispose « Amen », e subito soggiunse :

—  Lascio quest’elemosina per preghiere. — L’Ab­badessa rispose :

—  Noi pregheremo lo stesso, l’elemosina la dia a qualche altra persona più bisognosa. — Allora la vo­ce, fattasi compassionevole :

—  No, la prendano, è una misericordia.

—  È permesso sapere chi è?

—  Sono sempre la medesima — rispose, e non si udì altro. Lasciò lire 1o.

Altrettanto accadde il 28 agosto e il 4 settembre, ma alle domande dell’Abbadessa non rispose nessuno.

Il 16 settembre, circa le ore 21,15, l’Abbadessa chiu­deva il dormitorio e sentì suonare il -campanello. An­data a rispondere con un’altra suora, nessuno parlò, ma sulla ruota v’erano io lire. Rifiutando l’Abbadessa di prendere il denaro, le fu risposto :

— Le prenda, è per soddisfare la divina giustizia. — L’Abbadessa fece ripetere al suo misterioso interlo­cutore la giaculatoria :  « Sia benedetta la santa, pu­rissima ed immacolata   Concezione   della   Beatissima Vergine Maria » e la giaculatoria fu fedelmente ripe­tuta.

Il 21 settembre, si trovano sulla ruota altre 1o lire.

Il 3 ottobre, circa le ore 21, dopo il silenzio, mentre l’Abbadessa era affacciata alla finestra della camera, le parve di sentir suonare. Andata a rispondere e ri­cusando le 20 lire che le venivano date in elemosina,

col dire che il confessore non era contento dubitando di una manifestazione diabolica, fu risposto :

—  No, sono un’anima purgante: sono 40 anni che mi trovo in Purgatorio, per aver dissipato beni eccle­siastici. —

II 6 ottobre fu fatta celebrare una Messa in suffragio di quell’anima. Dopo poco suonò il campanello; an­data la Badessa a sentire, la solita voce disse :

—  Lascio quest’elemosina, grazie tanto. •— La Ba­dessa fece altre domande, ma non ebbe risposta. La sacrestia era chiusa, e sulla ruota furono lasciate le solite 1o lire.

Altrettanto accadde il 1o ottobre. Alle richieste del­l’Abbadessa circa la sua identità, l’anima rispose:

—  Il giudizio di Dio è giusto e retro.

—’ Ma come? Io le ho fatto dire delle Messe, e se una sola basta per liberare un’anima, come lei non è ancora libera?

—  Io ne ricevo la minima parte. •— Ad altre do­mande non rispose e anche questa volta lasciò 20 lire.

Il 20 ottobre, alle ore 20,45, appena suonato il si­lenzio, mentre l’Abbadessa saliva con due altre mo­nache, Suor Maria Rosalia della Croce e Suor Chiara Giuseppa del S. Cuore, udirono suonare il campanel­lo, ed andata l’Abbadessa a rispondere, trovò le io lire sulla ruota, ma non rispose nessuno. Tornò l’Ab­badessa a chiudere la porta del dormitorio, quando sentì suonare di nuovo ; tornò, e al saluto « Lodato Gesù e Maria » l’anima rispose : « Amen », con voce assai intelligibile, e siccome l’Abbadessa non aveva preso le io lire, così soggiunse : —  Prenda quest’elemosina; è una misericordia. —« Avendola presa, disse :

—  Grazie !

—  Ma si potrebbe sapere chi è ?

—  Preghi, preghi, preghi, preghi.

II 30 ottobre, alle ore 2,45, l’Abbadessa da una voce fuori della camera senti dirsi :

—  È suonato il campanello della sacrestia. Andata a rispondere, al solito saluto, l’anima rispose : « Amen » e poi subito :

—< Lascio qui quest’elemosina. • Ma l’Abbadessa, senza far finire la parola, soggiunse :

—  Io per ordine del confessore non posso prender­la. In nome di Dio e per ordine del confessore, mi dica chi è: è sacerdote ?

—  Sì.

—  Erano di questo monastero i beni che ha dissi­pati?

—  No ; ma ho il permesso di portarli qui.

—  E dove li prende?

– II giudizio di Dio è giusto.

—  Ma io ci credo poco che sia un’anima,  penso sempre che sia qualcuno che scherza.

—. Vuole un segno?

—  No, che ho paura. Se chiamo qualcuna? Faccio subito…

— No, che non mi è permesso. — L’Abbadessa pre­se le dieci lire e lui disse :

—  Grazie, adesso entro a parte delle preghiere. L’Abbadessa soggiunse :

—  Lei pregherà per me, per la mia Comunità, per il Confessore?

—’ Benedictus Deus qui… <— E si allontanò mor­morando a bassa voce, e non si capì altro. La voce di quest’ultima volta era meno frettolosa e meno cupa, anzi prima sembrava che stesse fuori, adesso come parlasse all’orecchio destro, e quando si allontanava era udita meglio dal sinistro.

Padre Pietro Louvet


     

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AMEN

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