Il Purgatorio Nella rivelazione di Santi – 11°
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Agli insegnamenti dei Padri e dei Teologi, fanno eco gli insegnamenti dei Mistici e le rivelazioni dei Santi. Nella storia del Padre Stanislao Choscoa, domenicano, leggiamo il fatto seguente (Brovius, Hist. de Pologne, année 1590).
Un giorno, mentre questo santo religioso pregava per i defunti, vide un’anima tutta divorata dalle fian>-me, alla quale avendo egli domandato se quel fuoco fosse più penetrante di quello della terra : — Ahimè !, rispose gridando la misera, tutto il fuoco della terra paragonato a quello del Purgatorio è come un soffio d’aria freschissima. “E come ciò è possibile? soggiunse il religioso. Bramerei farne la prova a condizione che ciò giovasse a farmi scontare una parte delle pene che dovrò un giorno soffrire in Purgatorio.
-Nessun mortale, replicò allora quell’anima, potrebbe sopportare la minima parte di quel fuoco senza morirne all’istante; tuttavia se tu vuoi convincertene, stendi la mano. – II padre, senza sgomentarsi, porse la mano, sulla quale il defunto avendo fatto cadere una goccia del suo sudore, o almeno di un liquido che sembrava tale, ecco all’improvviso il religioso emettere grida acutissime e cadere in terra tramortito, tanto era grande lo spasimo che provava. Accorsero i suoi confratelli, i quali prodigarono al poveretto tutte le cure, finché non ottennero che ritornasse in sé.
Allora egli pieno di terrore raccontò lo spaventoso avvenimento, di cui egli era stato testimone e vittima, conchiudendo il suo discorso con queste parole : — Ah ! fratelli miei, se ognuno di noi conoscesse il rigore dei divini castighi, non peccherebbe giammai : facciamo penitenza in questa vita, per non doverla poi fare nell’altra, perché terribili sono quelle pene; combattiamo i nostri difetti, e correggiamoli, e specialmente guardiamoci dai piccoli falli, poiché il Giudice divino ne tiene stretto conto. La maestà divina è tanto santa che non può soffrire nei suoi eletti la minima macchia.
Dopo di che si pose in letto, ove visse per lo spazio di un anno in mezzo ad incredibili sofferenze prodottegli dall’ardore della piaga che gli si era formata sulla mano. Prima di spirare esortò nuovamente i suoi confratelli a ricordarsi dei rigori della divina giustizia, e quindi morì nel bacio del Signore. Lo storico soggiunge che questo esempio terribile rianimò il fervore in tutti i monasteri, e che i religiosi si eccitavano a vicenda nel servizio di Dio, al fin d’essere salvi da così atroci supplizi.
Padre Louvet
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