Il potere degli Scribi e dei Farisei
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Gli Scribi e i farisei che si sono seduti sulla cattedra di Mosè non esercitano il potere per servire umilmente il popolo di Dio, essi utilizzano un potere umano con arroganza e molta ipocrisia. Impossibile per essi servire il popolo che cerca Dio, in quanto necessita l’umiltà per servire con amore.
Chi non è umile non può servire gli altri e rende la vita impossibile a chi gli sta vicino.
Come gli scribi e i farisei, anche diversi Pastori sono preoccupati solamente di se stessi, abbandonando chi è affidato a loro. Sono intere folle di gente semplice che ora procedono stanche e sfinite, come pecore senza pastore. È un dramma camminare senza conoscere la strada né la meta.
Dal comportamento di scribi e farisei comprendiamo che si trovano nell’oscurità, quindi, in che modo possono guidare gli altri?
Non si preoccupano della gloria di Dio e pensano esclusivamente alla propria gloria.
È una situazione che si ripresenta ciclicamente quando molti che esercitano un potere religioso dimenticano Dio perché ricordano di più i beni materiali e per essi compiono ogni cosa. Operano subdolamente in funzione dei possedimenti materiali e, ancora più sottile, di un potere temporale che accresce la superbia.
I cattolici che si trovano in questa condizione non servono Gesù né la Chiesa, non servono a nulla, se non a disperdere il popolo di Dio.
È una grande responsabilità dare cattivi esempi, mostrare scandali che confondono e spesso deviano la Fede dei buoni. Ecco la ragione dell’ammonimento del Signore: “Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”.
La superbia e la ricerca della vanagloria fanno perdere l’umiltà e lo spirito di servizio, che sono le caratteristiche di chi desidera seguire il Signore. L’avviso esposto oggi nel Vangelo spiega proprio questo punto: “Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno”.
Purtroppo molto spesso i buoni cattolici non possono praticare né osservare quanto ascoltano nelle omelie moderniste, per non allontanarsi e perdere Gesù! La differenza con scribi e farisei è concreta, tutto sommato questi rimangono fedeli ai Comandamenti.
È una Grazia che si riceve senza meriti, rimanere legati alla sana dottrina, continuando a pregare con amore, fiducia, umiltà.
Padre Scozzaro
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