Il mondo è un ammasso di corruzione
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Il mondo è tutto un ammasso di corruzione, specialmente ai nostri tempi, nei quali tutto congiura contro la purezza delle anime. Stampa, teatri, televisione, cinema, mode, tutto è un’insidia alla morigeratezza dei costumi, ed è, dolorosamente, tanto raro trovare un uomo o una donna che non si lascino vincere dalla tentazione e non cadano in abissi d’impurità. I giovani che non sono chiamati ad uno stato più perfetto di vita, debbono ammogliarsi per sfuggire alle seduzioni dell’impurità; le giovani che non sono chiamate al chiostro debbono maritarsi per non cadere preda delle loro miserie o delle insidie altrui, poiché è meglio sposarsi che ardere di concupiscenza. I genitori debbono aver cura che i loro figli e le loro figlie si sposino santamente prima che il vizio possa traviarli. Se non hanno essi questa premura, avverrà quasi certamente che i loro figli comincino essi a crearsi delle avventure più o meno sentimentali e clandestine che sono sommamente pericolose. In certe famiglie, e specialmente in quelle dedite alla pietà, il matrimonio è considerato quasi come un male, e una proposta di matrimonio come una stranezza, a dir poco. I genitori credono tante volte che i loro figli siano sempre piccoli, e, un poco per non distaccarsene, un poco perché credono ragazzate le loro intenzioni di situarsi onestamente, finiscono per ostacolarli, quando dovrebbero assisterli amorosamente e guidarli.
In certi ambienti di iniziative religiose: circoli di azione cattolica, circoli universitari, congregazioni mariane ecc., non rare volte si accoglie l’idea del matrimonio come qualche cosa di ripugnante, e si può giungere a guardare con diffidenza quelli che, fatti adulti, cominciano a pensarci. Invece, proprio nelle famiglie cristiane e in questi circoli di spirituale formazione si deve avere somma premura di preparare le future famiglie veramente cristiane, diversamente verrebbe l’assurdo che solo gli scapestrati e le coscienze bacate possono pensare al matrimonio. È di sommo interesse sociale, invece, che vi pensino le anime buone, e che si formino con accurate istruzioni alla santità della vita coniugale, per essere, poi, nelle condizioni di dare a Dio, alla Chiesa ed alla società nuovi rampolli santi. La generazione dei perversi cominciò sulla terra quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, attratti dalla loro bellezza.
Per aversi una generazione di santi occorre che i figli di Dio si, uniscano alle figlie di Dio, e non per una semplice attrazione naturale di fisica bellezza, ma per un principio santo di amore a Dio. È dunque una necessità che si formino delle famiglie veramente cristiane, se si vuole un vero rinnovamento della società, e un popolo santo che possa essere il popolo di Dio. I genitori non possono e non debbono abbandonare i loro figli al capriccio delle passioni, ma con la preghiera, l’esortazione, la vigilanza e l’affettuosa assistenza, debbono guidarli nella via del matrimonio, avendo cura che siano istruiti nei loro doveri futuri, e che si preparino al compimento dei doveri del loro stato.
don Dolindo Ruotolo
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