Il mese di Maria
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Maggio è per eccellenza il mese di Maria durante il quale rinnovare la preghiera del S. Rosario, personalmente e in famiglia, ma anche nelle parrocchie. Il Rosario è una preghiera evangelica, con la quale contempliamo insieme alla Madre di Dio i misteri della vita di Gesù.
Quando recitiamo il rosario la Madonna è presente e prega con noi e per noi. Mentre scorriamo i misteri della redenzione, Lei ci rafforza nella fede, purifica il nostro cuore e fortifica la nostra volontà sulla via del bene. La Madonna a Medjugorje ha più volte invitato a recitare il Rosario in famiglia: i figli con i genitori e i genitori con i figli.
La corona è l’arma che la Vergine potente contro il male ha posto nelle nostre mani per difendere le famiglie dagli assalti del divisore e per tenerle al sicuro sotto il suo manto materno. Quale preparazione migliore al Convegno mondiale delle famiglie della recita quotidiana del Rosario fra le mura domestiche?
Padre Livio
II mio Maestro, Gesù Cristo, si è consegnato totalmente a te, dall’incarnazione all’ascensione; questo è per me dottrina, esempio e dono ineffabile: anch’io mi rimetto pienamente nelle tue mani.
Ottienimi la grazia di conoscere, imitare, amare sempre più il Maestro divino, Via, Verità e Vita.
Illumina la mia mente, fortifica la mia volontà, santifica il mio cuore, perché possa profittare di tanta misericordia e possa concludere al fine: “Vivo io, ma non più io, bensì vive in me Cristo”»
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ATTO DI AFFIDAMENTO A MARIA
«Ricevimi, o madre, maestra e regina Maria, fra quelli che ami, nutri, santifichi e guidi nella scuola di Gesù Cristo, divino Maestro. Tu leggi nella mente di Dio i figli che egli chiama e per essi hai preghiera, grazia, luce e conforti speciali.
II mio Maestro, Gesù Cristo, si è consegnato totalmente a te, dall’incarnazione all’ascensione; questo è per me dottrina, esempio e dono ineffabile: anch’io mi rimetto pienamente nelle tue mani.
Ottienimi la grazia di conoscere, imitare, amare sempre più il Maestro divino, Via, Verità e Vita.
Presentami tu a Gesù: sono indegno peccatore, non ho altri attestati per venire accolto nella sua scuola che la tua raccomandazione.
Illumina la mia mente, fortifica la mia volontà, santifica il mio cuore, perché possa profittare di tanta misericordia e possa concludere al fine: “Vivo io, ma non più io, bensì vive in me Cristo”»
B. Giacomo Alberione
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