Il giardino dei poeti – “Sera di maggio”
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“ SERA DI MAGGIO…”
Destati i grilli, si sono dati appuntamento,
nel prato grande si sentono cantare.
Finisce il giorno cullato dalla sera,
la luna piena pare che rallenti
il suo passare
da un orizzonte all’altro.
La rondine riposa,
la nottola ha ripreso il volo.
Ghita, randagia, sta in agguato
sotto la siepe d’alloro
che ha rinnovato il suo fogliame.
Il cane si scatena al suo miagolare,
ma lei non ha confini:
ogni spazio invade a suo piacere.
I fiori della notte profumano l’aria,
invitando la lucciola a fare capolino.
Al limitar di un fosso gracidano le rane,
ad ogni poco un tuffo, giù nell’acqua
che ha già composto i grumi,
per la metamorfosi della specie.
È questa la campagna,
con la sua quiete piena di rumori.
Dove la notte dice l’ora il gallo
e l’orologio della torre campanaria,
scandendo il tempo,
mette a segno l’anticipo o il ritardo.
Mery Turcato.
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