Il giardino dei poeti – “Le attese”
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“ Le attese”
Giovane d’oggi, sfiduciato ed incredulo,
non essere il Tommaso dell’era moderna,
vedi la tua speranza sbiadita,
pure se ha l’estro della primavera.
Pensi al clima cambiato,
alle promesse andate a vuoto,
allo studio che ha portato
un’attesa interminabile,
per un lavoro sospirato.
Ma le stagioni della vita rimangono tali:
i buoni germogli danno sempre
frutti di prima scelta.
Pure l’acqua d’un rivolo
può diventare torrente: un piccolo alveo
si fa letto di un grande fiume,
immissario o emissario
va sempre al mare.
A Quel Supremo che ha progettato
nell’universo la vita…
hai mai pensato?
Se ognuno di noi fa parte di tale disegno
non sarà rassegnazione
vivere anche le più piccole gioie:
le attese saranno più leggere.
Chi crede sa che, per giungere
alla Pasqua di resurrezione,
Gesù, per tutti noi ha dovuto patire la croce.
Mery Turcato.
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