Il giardino dei poeti – Autunno inoltrato
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foto: static.ecoo
“ AUTUNNO INOLTRATO.”
Autunno inoltrato: fai cogliere le castagne,
fai cader le foglie, metti a nudo gli alberi,
tanto che, i rami paiono braccia
tese verso il cielo.
Il mosto d’uva già ribolle nei tini,
le nebbie non si fanno attendere,
l’umidità penetra le pietre e le ossa
di chi porta il peso degli anni.
Le sagre paesane stanno esaurendosi,
la gente che s’è incontrata durante le fiere
s’è già accorta che, diverse persone
mancavano all’avvenimento;
il tutto è compensato da volti e voci nuove.
Persino il linguaggio è cambiato,
sembra che la fretta sbiadisca le usanze.
Le tavolate dei commensali
si fanno a riparo di un tendone,
le famiglie e le parentele si sono perse.
c’è chi seduto alla stessa tavola
comunica con chi le sta quasi innanzi,
usando il cellulare.
Non conta più una stretta di mano,
un abbraccio, una risata consumata insieme.
E senza accorgersi arriva l’estate di S. Martino,
il periodo che, una volta faceva cambiare casa
alle famiglie povere, ma sotto il nostro cielo
c’è ancora troppa gente che soffre,
le difficoltà del peregrinare, di questa vita.
Mery Turcato.
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