Il giardino dei poeti
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Ai ragazzi di Scampia
La notte compagna della solitudine,
teatro delle emozioni,
va…con l’anima in tempesta.
Ritornan a luccicar le stelle
ancor lontano il giorno.
È buio nei sentieri
d’una vita vagabonda.
Creature forgiate nel dolore
sull’orizzonte traditore,
in attesa d’una nuova aurora
ove lacrime luccicanti d’amore,
note di tenerezza, non trovi.
S’imbavaglia il profumo ai giorni
in un’affannosa corsa
nel miraggio d’una miope ricchezza,
in strada buia,
in un pane sottratto!
Tu, fanciullo d’una terra solare,
ama il sibilo allegro d’un gabbiano,
il profumo dell’immensità del mare.
La felicità, stella vagante,
irraggiungibile miraggio
nel diuturno lavoro,
guidi i tuoi passi!
Dio solchi i tuoi pensieri ansiosi
e il tuo viso sarà rigenerato dalla grazia
don Antonio Arpaia
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